di Claudio Russo – twitter:@claudioruss
"Stiamo trattando col Marsiglia e lascerà Napoli a titolo definitivo. Labrune lo vuole aldilà del nuovo allenatore. I francesi non sono l'unico club interessato al giocatore. Costo? Il Napoli dovrebbe perdere qualche milione rispetto al suo arrivo" - Fabio Parisi, rappresentante italiano dell'agente di Jonathan De Guzman, a CalcioNapoli 24 il 10 agosto"Giuntoli non sapeva nulla di questa storia dell'infortunio. Ho un fortissimo dubbio sulle responsabilità del Napoli, sono nulle quasi. L'agente ha trattato con Amburgo e Sunderland fino alla fine, poi quando queste si erano tirate indietro, è rimasto il Bournemouth ed è uscita fuori la storia dell'infortunio" - Vincenzo Morabito, intermediario per l'affare De Guzman-Bournemouth, a CalcioNapoli24 il 2 settembre
Partiamo da due virgolettati che riassumono in poche righe la storia di un calciatore che è riuscito a bloccare, nel giro di qualche settimana, il mercato di un Napoli sempre attento alle cessioni e ai soldi da reinvestire in entrata. Per De Guzman, parlando unicamente di ingaggio lordo, siamo attorno ai 3.2-3.3 milioni di euro totali. Che non sono tantissimi, ma avrebbero fatto sicuramente comodo.
Il trasferimento all'Olympique Marsiglia, sulla carta, sembrava fatto ed è saltato per via delle dimissioni di Marcelo Bielsa, che all'interno dei suoi cervellotici schemi di gioco magari un posticino al ragazzo dalle molteplici naizonalità l'avrebbe trovato. "La storia del Marsiglia è stata la bufala dell'estate: l'agente faceva di tutto per spingerlo lì perchè avrebbe preso dei soldi" ci ha raccontato Morabito: si può poi aggiungere l'interessamento del Bologna, sì, ma che si è poi volatilizzato nell'aere non appena i felsinei hanno letto le cifre del contratto di De Guzman, improponibili. C'era stato anche l'abboccamento con il Sunderland, ma si è arrivati alla rottura totale con l'allenatore 'orange' Dick Advocaat. Terra bruciata attorno al ragazzo nativo di Toronto.
Detto questo, Jonathan era partito da un discreto ritiro di Dimaro scivolando via attraverso le amichevoli estive, perdendo terreno nelle idee tattiche di Sarri (che lo ha provato da mezz'ala e lo ha provato da trequartista nel 4-3-2-1) finendo col finire fuori dai ranghi già dall'amichevole dell'8 agosto con il Porto. Non convocato, niente. Le porte sembrano chiudersi definitivamente, e sul mercato bisogna fare qualcosa. Ad esempio il Bournemouth, la società inglese neo-promossa in Premier League che vuole riportare in terra d'Albione il ragazzo venuto via l'anno prima dal Galles e dallo Swansea.
Vuoi mettere il risparmio? Un milione cash esclusivamente per il prestito, altri 3.2-3.3 sull'ingaggio. Un calciatore 'fuori rosa' lontano per una stagione, il tempo di permettergli di mettersi in mostra in vista dell'Europeo. Altro che l'offerta dell'Amburgo, agli antipodi rispetto alle richieste del Napoli. Dean Court? Jonathan ad un passo dal diventare una 'ciliegia' (The Cherries è il soprannome dell'AFC Bournemouth)?
No...magari ad un passo dal diventare un paziente visto l'infortunio, una pubalgia, con relativo certificato che sarebbe stato presentato dal signor Rodger Linse. Che di De Guzman non è che l'agente. Ma del quale lasciamo parlare Morabito: "E' un personaggio alquanto particolare [...] ha trattato con Amburgo e Sunderland fino alla fine, poi quando queste si erano tirate indietro, è rimasto il Bournemouth ed è uscita fuori la storia dell'infortunio. State a sentire me, era tutta una scusa per non mandarlo lì, l'agente ha boicottato la trattativa sin dall'inizio [...] Il calciatore è stato gestito come fosse di proprietà dello stesso sig. Linse. [...] Non è ben visto nell'ambiente, nessuno ne parla bene". L'ha toccata piano, come si dice in gergo. A supporto di ciò, va aggiunto che a Dimaro lo stesso De Guzman non aveva accusato alcun problema.
Il punto, tuttavia, è un altro: che ruolo ha Jonathan De Guzman all'interno della vicenda? Dalle parole di Morabito De Guzman ne esce fuori quasi come se fosse 'manovrato' da Linse e dai suoi interessi economici, ma fatichiamo ad immaginare una realtà totalmente uguale: Jonathan ha accettato oppure no? Ha rifiutato il Sunderland, avrebbe gradito il Marsiglia, forse un pensiero al Bournemouth avrebbe potuto farlo dato che, a fine mercato, nel Napoli spazi per lui apparentemente non ce ne sono. Ci avrà pensato in Olanda, dov'è stato per qualche giorno (ed essendo partito senza permesso), dopo esser passato a Milano ed avendo parlato con il DS azzurro Cristiano Giuntoli per decidere il proprio futuro.
Sarebbe curioso capire il pensiero attuale di Jonathan De Guzman: nell'anno degli Europei, con una nazionale olandese da riconquistare, con una voglia matta di spaccare il mondo dopo un difficile anno con Rafa Benitez...si ritrova prigioniero di una cella dorata chiamata SSC Napoli, dotato di un contratto principesco per un calciatore ad oggi fuori rosa che chiama una cifra approssimativamente vicina agli 1.7 milioni di euro annuali. Prigioniero del suo stesso agente, "come fosse di proprietà dello stesso sig. Linse" a detta di Morabito. Qualcosa di non facile comprensione, come minimo. Tanti elementi non tornano in questa storia, e la domanda che sorge è anche abbastanza ovvia: ma Jonathan De Guzman, in tutto questo, è una vittima colpevole o incolpevole? Attendiamo chiarimenti.
RIPRODUZIONE RISERVATA