Nel corso della conferenza stampa, Rafa Benitez ha parlato anche dei cori razzisti: "Vi dico la mia che arrivo anche dal calcio inglese. Ricordo che una volta quando andai a vedere una partita con alcuni amici c'era uno che urlava e diceva parolacce, un poliziotto lo vede gli fa un cenno e il tifoso va via abbandonando la partita. C'è la tv in campo che può registrare tutto, perché non succede anche qui non lo so. Sento cori razzisti, poi non chiudono la curva ma si fanno multe ed è un passo indietro. Non è facile per una società gestire questo fenomeno, tutto deve iniziare dall'alto. Credo che non chiudere i settori sia un passo indietro. Si dovrebbero chiudere di continuo, anche quattro volte di seguito se è necessario. Così qualcuno imparerà. Se si fa in Inghilterra e in Spagna, si può fare anche in Italia. Ricordo un'intervista di Di Vaio dove diceva di non poter andare allo stadio con la famiglia: questa è una sconfitta per il calcio. Io posso dire qualcosa, ma senza leggi poco si può fare".