di Manuel Guardasole - Twitter: @MGuardasole
Il peso della maglia azzurra sulle spalle in un'età ancora giovane, l'infortunio al crociato della stagione 2014/15, i fischi del San Paolo ad ogni tiro a giro fallito. Non è stato per nulla facile affermarsi nella squadra della sua città, ma finalmente sembra arrivata la stagione della consacrazione e dei record: Lorenzo Insigne, a testa bassa e con il lavoro sul campo e quello con il suo carattere, si è conquistato la fiducia dei tifosi napoletani, che un po' per gelosia e un po' per presunzione hanno sempre chiesto al numero 24 'qualcosa in più'. I fischi, le 'offese' (immotivate ed insensate) proprio legate alle sue origini sono ormai alle spalle, la stagione dei record di Lorenzo Il Magnifico ha fatto sì che il napoletano ricevesse nient'altro che applausi meritatissimi.
STAGIONE DEI RECORD - I numeri lo confermano, è sicuramente questa la miglior stagione dell'attaccante partenopeo: a 7 gare dal termine del campionato, Insigne ha già segnato 14 gol in Serie A, superando il precedente record dei 12 gol dello scorso anno con la doppietta alla Lazio, e 16 gol stagionali con 9 assist (7 in campionato). Aveva fatto meglio solo, in termini realizzativi, con Pescara in B (18 gol e 14 assist) e con il Foggia in Lega Pro (19 gol). Considerando i 93 gol stagionali della squadra di Sarri, Lorenzo è stato determinante per il 26,88% dei gol realizzati: un dato niente male per l'azzurro, che è stato decisivo per più di un quarto delle reti azzurre.
TRIPLETTA ALLA LAZIO - Ma l'esterno del 4-3-3 del tecnico campano non è soltanto un calciatore capace di incidere nei match con gol e assist: Insigne l'ha dimostrato con la tripletta segnata ai biancocelesti. Sì, tripletta: perchè il salvataggio sulla linea sul tiro di Patric al 27' del secondo tempo, sul risultato di 2-0, vale come o più di un gol. L'applicazione e il sacrificio nel ripiegare in fase difensiva ed esser sempre di sostegno alla squadra è un'altra di quelle caratteristiche del napoletano che lo esaltano agli occhi dei tifosi e degli addetti ai lavori.
MERITO DI... - Sui grandi palcoscenici, quand'era davvero giovanissimo, l'ha lanciato Zdenek Zeman in una stagione in cui il Pescara ha trovato la promozione in Serie A proprio grazie al trio Insigne-Immobile-Verratti. Poi il passaggio al Napoli e il coraggio di Walter Mazzarri di lanciarlo subito in campo da protagonista (44 presenze, con 5 gol e 9 assist nella stagione '12/13). Tanto deve anche a Rafa Benitez, come ammesso dallo stesso Lorenzo: "Sono cresciuto molto anche con Benitez perchè con lui ho curato la fase difensiva, con Sarri invece sto facendo bene entrambe le fasi", e infine a Maurizio Sarri che gli ha permesso di esprimersi al meglio, con un modulo che lo esalta e con una maggiore responsabilizzazione. "E' uno dei più brillanti del calcio italiano e mi piacerebbe moltissimo che un ragazzo napoletano diventasse bandiera del Napoli".
FUTURO - Insomma, il tecnico azzurro ha detto la sua, passando la palla alla società e al presidente in primis. Il napoletano già da quest'estate reclama un adeguamento economico che lo gratifichi anche a livello personale: una richiesta giusta, alla luce dei risultati sportivi individuali dell'azzurro. La certezza è che un talento di 25 anni, scugnizzo napoletano e di grandissime qualità tecniche oltre che professionali, maturato e sempre in crescita come Lorenzo Insigne va blindato: questo il club azzurro lo sa e lavora alla proposta d'adeguamento contrattuale. Tutti hanno storto il naso quando quest'estate circolava la voce di una richiesta di circa 5 milioni del napoletano. Una cifra che probabilmente il Napoli non può permettersi, anche giustamente vista la politica adottata dalla società in questi anni: si troverà il giusto compromesso. Se è vero che l'azzurro pur di restare all'ombra del Vesuvio ha rinunciato in passato ad offerte allettanti e abbasserà le sue richieste economiche, è altrettanto vero che il ragazzo, inutile nasconderlo, sa di valere quanto alcuni dei suoi compagni, che hanno da poco rinnovato il contratto o che guadagnano una cifra superiore.
"Mi farei ammazzare per il Napoli, se qualcuno vuole infrangere questo sogno allora ci rimarrò male". Messaggio chiaro ed inequivocabile quello di Lorenzo Insigne...
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