Fin da quando Aurelio De Laurentiis ha iniziato la sua presidenza a Napoli, il patron ha sempre manifestato la volontà di fare del club azzurro una scuola per quei tantissimi giovani nati e cresciuti in Campania che troppo spesso finiscono per fare le fortune di squadre del nord. Questo lavoro, seppur intensificato negli ultimi anni grazie all'inserimento in società di Gianluca Grava, ad oggi non ha ancora prodotto i risultati sperati.Â
Eppure la Campania resta una fucina di talenti. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Pietro Savanelli, attaccante classe '97 nato a Parete, in provincia di Caserta, dove ha mosso i primi passi da calciatore fin da piccolissimo. A soli dieci anni, Pietro viene notato da Francesco Orabona, un osservatore che contribuisce al suo passaggio alla Damiano Promotion, ma non sa che è proprio da lì che inizierà la sua favola: nei due anni successivi Savanelli segna tantissimi goal e attira su di sè gli interessi di mezza Italia. Dopo uno stage a Trigoria ed uno a Vinovo, rispettivamente per Roma e Juventus, e vari altri provini per Lecce e Chievo, è la Sampdoria ad accaparrarsi le sue prestazioni, su precisa volontà di Alessandro Pizzoli, all'epoca direttore sportivo del club blucerchiato.Â
Pietro Savanelli vola a Genova che non ha ancora compiuto 14 anni ed ha la possibilità di crescere agli ordini niente meno che dell'ex attaccante Enrico Chiesa. A suon di goal si guadagna anche una convocazione per uno stage con la Nazionale Under 15, ma dopo soli due anni, complice il cambio societario in casa Samp, viene ufficializzato il suo passaggio al Genoa. I grifoni scelgono di mandarlo in prestito al Varese: la buona annata, anche se non condita dai tantissimi goal a cui era abituato, gli vale la convocazione per uno stage internazionale estivo con la maglia del Genoa, durante il quale però si infortuna al crociato anteriore del ginocchio sinistro.Â
Per lui che è un mancino naturale le cose si mettono male. Lo staff medico del Varese non si rende subito conto dell'entità dell'infortunio e Savanelli viene operato solo due mesi dopo dal Prof. Gatto, medico del Genoa, che pone fine all'odissea e gli permette di tornare gradualmente in forma. La voglia di tornare a giocare è tanta e Pietro Savanelli sceglie di ripartire dal Pavia, grazie soprattutto alla volontà di Alessandro Pizzoli, lo stesso ds che anni prima lo aveva portato alla Samp e che non ha mai smesso di credere lui. A quanto pare, la fiducia dell'ambiente ha giovato al suo fisico e dopo un graduale reinserimento, domenica Pietro Savanelli ha disputato la sua prima partita da titolare, con la convinzione necessaria che, ne siamo sicuri, gli permetterà di tornare presto a far gola alle big di Serie A.