Tra i protagonisti assoluti del match di ieri non può non essere nominato Mario Rui. Il mancino, chiamato al difficilissimo compito di ri-sostituire Ghoulam, che pareva potesse giocare già col Lipsia, per il resto della stagione. Il portoghese ha dovuto dare fondo, di nuovo, alle sue energie psicofisiche e rimettersi addosso la maglia da titolarissimo inamovibile, ultimo uomo della fascia sinistra, estremo baluardo occidentale rispetto al muro presidiato da Reina. Ieri non ha sfigurato, anzi. Dopo aver sofferto i primi 45, nel recupero aumenta i propri ritmi e parla napoletano, in senso tattico, con gli altri dieci in campo: cinque contrasti, un salvataggio, un pallone intercettato, un gol, il primo col Napoli. Contro la Lazio. Certo, non sarà la rete più bella della sua vita, ma la fortuna arride gli audaci e lui ha tirato da una posizione tutt'altro che semplice, credendoci e venendo premiato dalla Dea bendata, quella che pare essersi dimenticata di Ghoulam. Spesso si diceva che Mario Rui, rispetto all'algerino, fosse molto meno pericoloso in fase offensivo. E lui stesso pare ormami essersene convinto, insistendo sulla paternità di Zielinski. Ebbene, ora non si può dire più.
I numeri parlano chiaro: Mario Rui non sta facendo rimpiangere Faouzi Ghoulam. Il portoghese ha giocato 915 minuti, sparsi in 11 presenza; l'algerino 987 in altrettante apparizioni. E' questo il momento giusto, quindi, per fare un vero confronto. L'ex Saint-Etienne ha vinto 0.7 contrasti a partita,l'ex Roma è a quota 2.5. Mentre il primo ha provato a contrastare l'avversario 0.9 volte a partita, l'attuale titolare lo ha fatto per ben 3.1 volte ogni 90 minuti. Sebbene il 27enne intercetti il triplo dei passaggi rispetto all'ex Empoli (1.4 a 0.5), il secondo subisce 0.8 falli a partita, l'altro 0.6. I due, poi, si equivalgono per il numero di spazzate (1.2), e duelli aerei, malgrado Ghoulam, come ci si aspetta, ne vinca molti di più: 0.6 a 2 ogni 90 minuti. Mario Rui, in compenso, respinge il doppio dei passaggi (1.3 a 0.7) e più cross (0.6 a 0.5). L'attuale titolare, poi, per quanto partecipi meno alla costruzione offensiva di Ghoulam (68.4 contro 75.4 passaggi per partita), è leggermente più preciso: completa più passaggi lunghi (1.4 contro 1) e ne sbaglia meno (5.9 contro 7).
Non scioriniamo questi numeri per dire che Mario Rui sia migliore di Ghoulam, anche perché non è questo che dicono. Sono due giocatori diversi, con caratteristiche fisiche diverse e con compiti in campo differenti, dato che Sarri ha dovuto distribuire di più il gioco, prima fardello della sola fascia mancina. Una cosa è certa: Mario Rui sta dimostrando, sul campo, di non far rimpiangere troppo Ghoulam e di meritarsi un posto in prima fila perla cavalcata allo scudetto, zittendo i criticoni e cancellando ogni preconcetto per 90 minuti a settimana.
di Antonio Anacleria - Twitter: @NinoAnacleria