Reina-Napoli, dirsi addio o restare: i 5 motivi

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Pepe Reina, è un calciatore spagnolo, portiere del Napoli e della nazionale spagnolaPepe Reina, è un calciatore spagnolo, portiere del Napoli e della nazionale spagnola

Pepe Reina ed il Napoli, una situazione antipatica che deflagra ad una sola settimana dalla fine del mercato. Fino alla fine in attesa della qualificazione ai gironi della Champions League, prima di uscire allo scoperto con l'offerta del Paris Saint-Germain. Cosa ci può essere dietro?

I MOTIVI PER RESTARE

  1. LA RICERCA DELLO SCUDETTO - Dopo essere tornato dal Bayern Monaco, Pepe Reina ha preso in mano lo spogliatoio essendo uno dei pochi giocatori dal grandissimo carattere e carisma in azzurro. Quelli fondamentali per andare alla ricerca del terzo scudetto.
     
  2. LA TITOLARITA' ASSOLUTA - Il Napoli gli offre la possibilità di essere titolare per quante partite vuole, quasi gliela garantisce: Sepe e Rafael hanno poche speranze di riuscire a mettere assieme più di dieci presenze in due tra Serie A, Champions League e Coppa Italia.
     
  3. L'AFFETTO DEL PUBBLICO - Un po' forzato, ma vabbè. Più del goleador Mertens, più del napoletano Insigne. Non c'è calciatore più amato di Pepe Reina dai tifosi del Napoli, che vedono lo spagnolo come simbolo della squadra ed anche qualcosa in più, relativo alla città. Dovrebbe essere lui a rompere con la piazza azzurra, rimangiandosi in un attimo tutte le belle parole ed i tanti tweet spesi in passato. Gli converrebbe?
     
  4. SARRI E GIUNTOLI - L'allenatore ed il direttore sportivo del Napoli non vogliono perdere un elemento fondamentale della rosa: il mister lo reputa importantissimo nella guida della squadra sin dalle retrovie, anche grazie alla bravura con i piedi. Non prenderebbe bene un addio di Reina, sarebbe un preludio al suo e dovrebbe criticare apertamente la gestione scellerata dell'affaire-Reina. Il ds certo non vorrebbe passare gli ultimi giorni di mercato alla ricerca affannata di un portiere da strapagare: che sia Geronimo Rulli, Bernd Leno od un altro nome.
     
  5. LA POSSIBILITA' DI UN RINNOVO - Questa è difficile, tutto sommato. Ma una piccolissima chance che nei prossimi mesi si possa finire a parlare di un nuovo accordo tra il Napoli e Pepe Reina non è da escludere a priori. Un 1% di possibilità possiamo darlo, anche se De Laurentiis non sembra intenzionato ad andare oltre il 30 giugno 2018.

I MOTIVI PER ANDARE VIA

  1. I SOLDI - Non giriamoci attorno, perchè i sentimenti nel calcio vanno a farsi benedire quando ci sono davanti circa 7-8 milioni per un biennale - con la possibilità di estendere l'accordo per un terzo anno - a fronte di un accordo che scade tra meno di 365 giorni. E per il Paris Saint-Germain otto milioni, dopo averne spesi duecentoventi per Neymar, sono come la mancia al termine della cena. Lo stesso vale per il Napoli, perchè sette-otto milioni per un quasi trentacinquenne a fine contratto sono tanti.
     
  2. ESSERE TITOLARE AD UN LIVELLO PIU' ALTO - Non si offendano i tifosi, ma il Paris Saint-Germain ha un filino in più di visibilità internazionale rispetto al Napoli. E gli ultimi rumours sull'inserimento nella trattativa di Kevin Trapp o di Alphonse Areola potrebbero far pensare che per Reina, al Parc des Princes, potrebbe esserci anche una maglia da titolare.
     
  3. IL PROGETTO INTERNAZIONALE - Non che a Pepe Reina serva, certo. Ma con il Paris Saint-Germain, oggettivamente, avrebbe più chance di giocarsi la Champions League rispetto al Napoli. L'obiettivo dichiarato è la vittoria nel maggior torneo internazionale, e subito dietro una Ligue 1 che soltanto il PSG può perdere a vantaggio del Monaco e delle altre. Il progetto francese è qualcosa di mai visto nella storia del calcio, visti i tanti soldi spesi nel giro di due mesi.
     
  4. DE LAURENTIIS - Il rapporto con il presidente azzurro negli ultimi mesi pare essersi incrinato, soprattutto dopo la cena di fine stagione a Villa D'Angelo con la ormai mitologica battuta fatta dal presidente...e che tanto avrebbe indispettito Reina e la sua dolce metà. Accettare l'offerta del Paris Saint-Germain significherebbe anche lasciare De Laurentiis, poi chissà se le parole del portiere sarebbero al miele - eufemismo - come quelle di Gonzalo Higuain e suo fratello Nicolas. Ah, c'è una cosa da far notare: è consuetudine, per il presidente, chiudere nel peggiore dei modi i rapporti con i calciatori di maggior lignaggio. Ma aver parlato nei mesi scorsi di un titolare di 25-28 anni, e restare con le mosche in mano, non può non avere ripercussioni. Perdere Reina e ritrovarsi con un portiere di secondo piano sarebbe inaccettabile.
     
  5. RESTARE COL MAGONE - Su questo punto, al limite della forzatura, c'è qualche dubbio: viene difficile pensare ad un Pepe Reina a Napoli con la faccia triste e con il morale a zero: certo, avrebbe soltanto un anno di contratto a cifre più contenute se confrontate a quelle del PSG. Ma ne andrebbe di mezzo la sua professionalità, e di rimbalzo anche la sua immagine davanti ai tifosi. E nell'anno in cui il ciclo di Sarri può raggiungere il suo apice, non sembra davvero il caso.

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