Osimhen è un bomber di natura, ma non un rigorista. Lo dicono i fatti, i numeri, e non c'è niente di male. Dagli 11 metri serve infatti una freddezza particolare e una geometria precisa. Se si possiede uno strepitoso fiuto del goal, una corsa eccezionale o un ottimo colpo di testa, non è detto che ci sia necessariamente anche un'abilità sottintesa dal dischetto. E l'ultimo tiro allo scadere di Napoli-Juventus ha dato - semmai ce ne fosse stato bisogno - una nuova conferma a proposito del centravanti nigeriano.
Per fortuna c'è stato Raspadori in ribattuta a buttarla dentro, altrimenti l'aria pesante - soprattutto verso l'attaccante non tiratore designato - sarebbe stata inevitabile. Anche perché tutti i tifosi hanno da subito temuto il peggio quando hanno visto Osimhen fiondarsi sul pallone. Ma quanti ne ha tirati e sbagliati Osimhen in maglia azzurra finora? E come e dove li ha calciati?
Il verdetto è il seguente: quattro errori, quattro gol. Ne ha sbagliati il 50%. Conclusioni quasi sempre di piatto, a riprova di una mancata sicurezza tecnica almeno considerando i tiri mai piazzati, e rischiose. A Osimhen va riconosciuto che è una forza della natura e che da solo è capace di cambiare il volto del Napoli come sta anche dimostrando in queste giornate, così come va anche sottolineato che ha una grande personalità e ci mette comunque la faccia, come con la Fiorentina quando si ripresenta dopo averlo sbagliato in precedenza o con la Juventus quando raccoglie subito quel pallone bollente al 94esimo, ma bisogna anche ammettere con serenità che sui rigori pecca.
Che poi in generale non ci sia un vero rigorista tra le file partenopee, non è certo un mistero. Ecco perché in azzurro in molti hanno sperato nell'arrivo poi sfumato di Koopmeiners. Il Napoli avrebbe risolto un problema che si porta da diversi anni. Una questione che quest'estate andrebbe risolta definitivamente.
Al momento, altrimenti, le alternative sarebbero le seguenti:
Rigori Matteo Politano
Rigori Kvaratskhelia
Rigori Raspadori
Tolto Zielinski ormai da escludere per dinamiche note, i numeri sono a favore soprattutto di Politano considerando alcuni errori di Kvaratskhelia e un Raspadori che fatica ad avere continuità. Tuttavia non c'è mai stato un solo nome che abbia convinto definitivamente dal dischetto. Nessuno tra i diversi allenatori passati. Non è un caso che lo stesso Spalletti nell'anno storico ha permesso una sorta di 'autogestione', con rigoristi girevoli.
di Pasquale Edivaldo Cacciola
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