Ultime notizie SSC Napoli - Luis Hasa, per altre due settimane, potrebbe avere lâaspetto non solo di un calciatore del Napoli, ma anche di un singolare prigioniero. Delle regole, e ovviamente anche della visione che potrà avere Antonio Conte sul centrocampista classe 2004 arrivato la settimana scorsa dal Lecce a titolo definitivo.
Resta? Va via? Nel frattempo si allena con la maglia del Napoli, con una fantasiosa palla al piede che non gli permette di scendere in campo, a prescindere dalle valutazioni di Conte. Hasa, infatti, al momento va in panchina e si allena con la squadra, ma la possibilità di giocare anche solo un minuto con la maglia del Napoli al Maradona o in trasferta gli precluderebbe eventuali trasferimenti altrove, in una squadra che possa garantirgli maggiore continuità .
Il motivo? La scelta di Luca Gotti, ex allenatore del Lecce, di farlo entrare allâ80â di Lecce-Sassuolo 0-2, match valido per i sedicesimi di Coppa Italia. Subentrando al posto di Patrick Dorgu (guarda un poâ, obiettivo del Napoli), Luis Hasa ha già vestito una delle due possibili maglie con cui un calciatore può giocare in una stagione agonistica. Lâart. 5.3 (che, a partire dal 1.3.2020, è diventato art. 5.4) del FIFA Regulations on the Status and Transfer of Players dispone che âI giocatori possono essere registrati con un massimo di tre squadre durante una stagione. Durante questo periodo, il giocatore può giocare solo partite ufficiali per due squadreâ.
Quindi Luis Hasa, in attesa di capire cosa vorrà fare Antonio Conte e con lui la SSC Napoli, potrebbe non esordire in azzurro, rischiando di non potersi trasferire altrove dopo aver vestito già la maglia del Lecce. Se poi verrà ritenuto capace di potersi ritagliare qualche minuto, o ceduto in prestito prima della fine della sessione invernale di calciomercato, le invisibili catene da âprigionieroâ saranno sciolte in un attimo.