Careca: "Un retroscena inedito sulla finale di Coppa Uefa e quel regalo di Moggi. Higuain come Maradona e Zola. Jorginho può giocare nel Brasile, seguito da Dunga. Parlo spesso con Edo De Laurentiis, consiglio Lima. Se penso alla Juve..."

Zoom fonte : dal nostro inviato, Claudio Russo
Careca: Un retroscena inedito sulla finale di Coppa Uefa e quel regalo di Moggi. Higuain come Maradona e Zola. Jorginho può giocare nel Brasile, seguito da Dunga. Parlo spesso con Edo De Laurentiis, consiglio Lima. Se penso alla Juve...

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Termina qui la conferenza stampa di Antonio Careca. 

Differenze tra napoletani e brasiliani? "Sono speciali tutti, tanti miei amici vengono in Italia e io li spingo a visitare la città". 

Lo scherzo di Diego a Branco con il sonnifero ad Italia '90? "Fu brutto, ma l'ammirazione per Diego me lo ha fatto perdonare (ride ndr.)". 

Maradona? "Ci sarebbero tante cose da dire, i momenti con Diego sono stati speciali: ricordo i churrasco assieme (ride ndr.). Quanto varrei sul mercato? Non saprei...". 

Il mio rapporto con i tifosi? "Mi sono trovato benissimo, sono stati momenti di gioia che ho affrontato con tanta pazienza perchè mi piace il modo in cui i napoletani vivono il calcio ed è bello dargli attenzione. Sono grato per la riconoscenza dei tifosi". 

Il mio amore per Napoli? "Quello per Napoli è stato un amore puro, ho giocato qui la partita d'addio al calcio piuttosto che in Brasile: volli fare un omaggio alla città". 

Sarri? "Non lo conosco, ma so che è nato a Napoli: sicuramente vuole fare la storia essendo anche napoletano. Mi auguro possa fare la differenza, il napoletano vuole sempre cercare la vittoria. Spero possa farcela". 

Quanto sarebbe potuto durare il periodo d'oro del mio Napoli? "La squadra fa la differenza, bisogna avere una rosa ampia. Il nostro Napoli era buono ma c'erano alcuni giocatori che erano speciali. C'era uno stile di gioco veloce, oggi c'è molto più equilibrio e pochi giocatori possono fare la differenza". 

Cos'ha significato per te Napoli? "Napoli ha rappresentato tantissimo per me e per tutta la mia famiglia, i sei anni passati in città sono stati una delle cose più belle della mia vita. La città è unica, così come i napoletani tra i quali ho tanti amici. Ho Napoli nel cuore". 

Esiste un altro Careca? "Ricordavo Kakà ed Hernanes, oppure Luis Fabiano. In Brasile c'è Lucas Lima ora, un giocatore stupendo così come Gabigol che sa finalizzare e dovrà essere titolare all'Olimpiade. Il Napoli è molto preparato, bisognerebbe arrivare prima sui giocatori". 

Consigli sui giovani brasiliani? "Parlo spesso con Edo De Laurentiis, gli ho detto che sarò semrpre a disposizione per dare un nome. Sarebbe un piacere enorme poter portare un grande giocatore a Napoli, non lo farei per soldi". 

Commento ai gol in finale Coppa Uefa? "Diego avrebbe potuto segnare invece di aspettarmi. Fu una gara difficile, la sera prima ebbi pure la febbre a 40 e nessuno si aspettava che giocassi. Fu quasi un miracolo, possiamo dire che San Gennaro esiste". 

La squadra più odiata sportivamente? "Nessuna (ride ndr.), ho un sacco di ricordi interessanti se penso alla Juve". 

Rapporto con Napoli? "La prima opportunità di arrivare in città fu nell'87, dissi al mio presidente in Brasile di voler andare a giocare a Napoli per i tifosi. Scelsi, e mi sono trovato bene". 

Contro la Juve? "Segnavo sempre contro di loro, ricordo Brio e Bruno che provavano a menarmi ma non mi prendevano mai! (ride ndr.)". 

Ricordi sulla firma del contratto? "Firmai il contratto con il Napoli davanti a Punzo, dovevo andare al Torino per ritrovare Junior. Moggi però stava per arrivare al Napoli e mi disse di aspettare perchè mi avrebbe portato lì: bel regalo mi ha fatto!". 

Cosa si prova ad essere Careca? "Il mio mito è sempre stato mio padre, sono sicuro che sia stato un bel regalo per lui poter vincere. Essere ricordato nel mondo per aver giocato e vinto nel Napoli mi rende contento". 

Dieci minuti al posto di Higuain a Bologna? "Mi servirebbero due ginocchia nuove (ride ndr.), magari potrei farne anche venti!". 

Un altro scudetto? "La speranza è grande e la strada è lunga, bisogna avere il carattere dei napoletani per vincere...perchè qui si gioca contro tutto e tutti". 

Un commento su Higuain? "Difficile fare paragoni, come Maradona e Zola...Io spero possa fare tanti gol, anche più di me: solo così il Napoli potrebbe vincere un altro scudetto". 

Pochi gol da fuori area per me? "In tutta la mia carriera ho segnato poco da fuori, magari quando ci sono riuscito è stato per via di un piatto di spaghetti con le vongole! (ride ndr.)". 

Il gol più bello che ricordo? "Forse quello della finale di Coppa Uefa. La squadra attuale deve lottare per mantenere la testa della classifica, è agguerrita e ha voglia ma mantenere quella posizione. Essere primi è sempre più difficile che rincorrere. Ho visto qualche partita, il Napoli ce la può fare ma deve giocare ogni match come se fosse l'ultimo". 

Quanto è determinante l'ambiente? "I tifosi fanno la differenza, poche volte abbiamo subito tanti gol ma all'aeroporto ci hanno sempre dato forza. I tifosi non devono mai lasciare da sola la squadra, ne sono sicuro". 

Allan e Jorginho? "Sono due giocatori interessanti, sono grintosi e si fanno valere anche a livello di creatività". 

Meglio la MaGiCa o Neymar-Messi-Suarez? "Conosco tanti fenomeni, Neymar è spettacolare per ciò che fa in campo: è un genio. Di Messi, sappiamo tutto...". 

Jorginho nella nazionale brasiliana? "Se ne parla, ma è difficile vista la concorrenza. Può ambire ad una opportunità, però dipende anche dalla stagione con il Napoli". 

Bologna-Napoli 2-4 che valse lo scudetto? "Giornata memorabile, un ricordo bellissimo. Domenica sarà difficile ma le motivazioni spero possano portare i 3 punti al Napoli". 

Antonio Careca, ex giocatore del Napoli, parla da Pompei nel corso della presentazione del libro Il Grande Napoli scritto da Dario Sarnataro e Giampaolo Matarazzo: "Sono felice di tornare qui a Napoli, mi manca l'allegria e il pubblico era il 12° uomo, faceva sempre la differenza. Sono arrivato nell'87 ed era un sogno poter giocare con Maradona e vincere". 

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