Quattro partite giocate non sono certamente molte, ma questo primo (o quasi) mese di nuova stagione ci ha già dato qualche spunto tattico da analizzare e da sottolineare per questo Napoli senza Higuain, ma con tante alternative d’attacco in più. Degli 11 gol segnati in questo avvio di stagione, ben 4 sono a firma di Arkadiusz Milik, il nuovo centravanti azzurro prelevato dall’Ajax a suon di milioni, che ad oggi sta dimostrando di valere senza dubbio. Due doppiette, una contro il Milan e una contro la Dinamo Kiev, con la costante dei colpi di testa: 3 gol su 4 sono arrivati infatti grazie alle sue doti di elevazione in anticipo, farsi spazio tra gli avversari e grande forza.
Contro i rossoneri alla 2° giornata di campionato il polacco ha segnato su cross da calcio d’angolo. Sarri da quest’anno ha cambiato i battitori dei calci piazzati e i risultati si sono subito visti, non a caso un gol di testa sugli sviluppi di un calcio da fermo non arrivava da moltissimo tempo. Non solo calci da fermo però, un’altra costante in queste prime gare è diventa l’asse di sinistra dello scacchiere azzurro. Prima i 2 gol di Mertens a Pescara, poi gli assist di Ghoulam per Hamsik a Palermo e per lo stesso Milik a Kiev.
Proprio la capacità di spingere in fase offensiva di Ghoulam, gli scambi velocissimi con Mertens o Insigne, e gli ottimi cross tesi calciati dall’algerino, potranno essere la chiave di volta per sbloccare tante gare dalla difficile lettura in attacco. Se prima con Higuain la squadra molte volte si affidava alle sue capacità tecniche per sbrogliare la matassa difensiva avversaria, da quest’anno gli uomini di Sarri potranno contare anche sullo strapotere fisico di Milik e la sua “calamita” per palloni da spedire in porta di testa. Il Bologna è avvisato…