di Leonardo Vivard
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Ancora un crocevia, ancora una "finale", ancora Juve-Napoli a distanza. 522 chilometri separano lo Juventus Stadium e la Dacia Arena, Torino e Udine, ma le sorti del campionato passano anche di qua.
Due match lontani ma non troppo, anche dal punto di vista temporale. La Juve giocherà in anticipo sabato alle ore 20.45 in casa contro l'Empoli, mentre il Napoli andrà alla Dacia Arena alle ore 12.30 in un match-aperitivo. Sfide diverse, avversari diversi, e soprattutto fatiche diverse. Allegri avrà a disposizione una squadra stanca, come Sarri, ma forse di più. Numeri alla mano, i 15 giocatori bianconeri chiamati dalle Nazionali hanno giocato in tutto 1.612 minuti, mentre i 13 azzurri 1.116. Se a questo punto c'è da affidarsi a qualcosa meglio farlo a dei dati statistici piuttosto che a speranze e preghiere.
Non è un vantaggio, ma sicuramente non può rappresentare un handicap quello di avere meno minutaggio nelle gambe, soprattutto in questo momento risolutivo della stagione. Lo abbiamo letto e ascoltato tante volte in queste settimane, i particolari faranno la differenza: il suddetto è un particolare.
Avversari differenti, dicevamo, De Canio da un lato, Giampaolo dall'altro. Il destino ha voluto che l'erede all'Empoli di Sarri si mettesse proprio sui binari scudetto della Juve. Ma l'Empoli di oggi non è quello di metà stagione. L'idea di gioco, però, è sempre la stessa: fare gioco, in ogni circostanza, qualsiasi sia l'avversario, d'altronde è la filosofia sarriana, la stessa ereditata da Giampaolo. De Canio, invece, ha tra le mani una creatura nuova, figlia di Colantuono, ma è qualcosa di sconosciuto, un'incognita. Questo forse rappresenta il vero scoglio dell'avversario partenopeo. Fronte Empoli c'è la voglia di mettersi in mostra in un palcoscenico come quello dello Juventus Stadium che può solo portare elogi e riflettori puntati su gioiellini già al centro del mercato estivo. Non ultimo Saponara, cercato sia dai bianconeri che dal Napoli, mentre fronte azzurri c'è uno Zapata che scalpita per punire la propria ex (e forse futura) squadra. Insomma un mix di combinazioni che avrà inizio sabato alle 20.45 e terminerà pressappoco dopo le 14 di domenica.
Pause nazionali a parte, sarà una lotta di nervi a distanza, fino alla fine. Ognuno con le sue difficoltà, a partire da Empoli ed Udinese, il campionato riparte da qui, in una fase conclusiva in cui le vittorie avranno meno peso specifico di sconfitte e pareggi, e i protagonisti potrebbero essere proprio De Canio o Giampaolo, pronti a tendere la gamba per lo sgambetto decisivo.