Guardando soltanto le statistiche, è facile incoronare Jorginho come il miglior centrocampista della Serie A. Quantomeno come quello che gestisce il maggior numero di palloni. 97,3 passaggi tentati a partita, 84,5 passaggi completati. Un numero considerevole, favorito da un sistema di gioco - quello di Sarri, basato sul possesso palla e sulla circolazione ossessiva del pallone - che finisce per 'gonfiare' i numeri ed il rendimento di tutti quelli che vengono utilizzati con regolarità. Oltre 84 passaggi corti completati a fronte di poco meno di 9 sbagliati, ma soltanto 2,4 passaggi lunghi completati ed 1,5 non portati a termine. Numeri importanti, senza dubbio.
Il rinnovo contrattuale di Jorginho, teoricamente, sarebbe l'ultimo di tutti i titolarissimi (escludendo Reina e Maggio per limiti di età; Hamsik per questioni di fedeltà). Eppure non è ancora arrivato, con tanto di elenco di dichiarazioni continue da parte del suo agente Joao Santos sin dall'inizio dell'anno che variano tra il discorso da fare con la dirigenza azzurra, le eventuali offerte che potrebbero arrivare da Manchester, una clausola possibilmente da non inserire se troppo alta. Queste solo quelle del 2018:
FUTURO LEGATO A DOPPIO FILO
Fermiamoci un attimo e pensiamo: qual è il giocatore che, dall'avvento di Sarri sulla panchina del Napoli, ha visto elevarsi il proprio rendimento a livelli stratosferici? Escludendo quelli che giocano poco (Rog, Diawara) e quelli 'fuggiti' alla ricerca del Mondiale (Maksimovic), viene logico pensare a Ghoulam - distrutto dalla sfortuna nell'anno migliore della carriera -, e proprio a Jorginho. L'italo-brasiliano non potrà che ringraziare Sarri per tutta la carriera futura: con Benitez, in uno schema non adatto alle sue caratteristiche, quasi mai era riuscito ad imporsi, mentre col toscano il suo rendimento - in un 4-3-3 dove il centrocampista centrale ha, come prima esigenza, il passaggio veloce e spesso corto - si è innalzato sino a renderlo uno dei più ricercati in Europa.
In un mercato dove le cifre sono spesso fuori da ogni logica, bisognerà fare attenzione a ciò che potrebbe arrivare dalle parti della Filmauro. Magari da Manchester, città in cui è stato il suo agente ed in un paese il cui campionato è apprezzato dallo stesso calciatore. E soprattutto occhio a Sarri: dovesse rimanere in panchina, allora Jorginho resterà indispensabile per questo sistema di gioco. Ma se il mister dovesse lasciare la panchina dopo tre anni - scudetto o non scudetto -, non sarebbe del tutto illogico provare a monetizzare il miglior anno della carriera dell'italo-brasiliano nativo di Imbituba.
di Claudio Russo - Twitter @claudioruss
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