Infortuni Napoli ed è subito De Profundis, ma il confronto coi club d'Europa dice altro su Conte e staff | FOCUS

Da più parti è già stato intonato il de profundis al Napoli, eppure la squadra di Conte è lì, a -1 dal primo posto dopo 26 giornate. Con 56 punti, sedici in più di un anno fa (quando dopo 26 giornate gli azzurri giravano a quota 40), solo dodici in meno della stagione dei record dello scudetto del Napoli di Spalletti (a 68 punti dopo 26 giornate). Sebbene sia innegabile il momento di difficoltà degli azzurri (3 punti nelle ultime 4 gare), qualche esasperazione qua e là è venuta fuori trattando il tema di questi giorni, ovvero il "caso infortuni" in casa Napoli (gli ultimi, quelli del 2025, tutti al soleo).

Il 2025 è stato infatti caratterizzato dalle assenze per infortunio muscolare di Mazzocchi, Politano, Neres e Anguissa. Problemi di tipo muscolare (al polpaccio) che hanno fatto scattare un campanello d'allarme, vista la vicinanza dei casi, ma facciamo un passo indietro. Perché leggere oggi aspre critiche ai metodi di lavoro, d'allenamento e di preparazione atletica di Conte e il suo staff risultano essere ingenerose. Sebbene vi sia da interrogarsi sugli ultimi casi (Mazzocchi a parte, tutti calciatori con oltre 1.000 minuti nelle gambe, con Politano e Anguissa a quota 2.000'), i dati sugli infortuni medi dei top club d'Europa della prima metà di stagione mostrano l'ottimo lavoro dello staff azzurro.

Infortuni e lavoro dello staff di Conte: tutti i numeri del Napoli

In questo approfondimento, si prende in esame soltanto il segmento luglio 2024 - dicembre 2024, ovvero la prima parte della stagione 2024/25. I dati della seconda metà saranno misurabili e fonte di riflessione soltanto a fine stagione. Ma sono utili a comprendere al meglio la specificità del lavoro del team di Antonio Conte e delle differenza con gli altri top club d'Europa. E quindi anche della percentuale di infortuni, sulla base delle ore di lavoro (e quindi al rischio di esposizione a infortuni). In sintesi, prima di passare all'approfondimento, si evince che:

• il Napoli di Conte ha avuto una media d'ore di allenamento molto più elevata delle altre squadre europee
• il club azzurro ha comunque mantenuto una media di infortuni più bassa degli altri club d'Europa

In totale, fino alla 18ª giornata (Napoli-Venezia del 29 dicembre), il Napoli ha perso Lobotka (infortunio in Nazionale) per 4 gare, Meret, Mazzocchi e Buongiorno per 3 gare, Contini, Kvaratskhelia e Folorunsho per 1 match.

GLI ALLENAMENTI - Partiamo dal numero di ore di allenamento del Napoli: quasi 5.000 ore di sedute, fra luglio e dicembre 2024, svolgendo in media oltre 23 allenamenti mensili (più della media europea che si attesta fra i 17 e i 18) e 4,7 partite di media al mese. Il peso degli allenamenti per il Napoli si evince chiaramente dal dato del rapporto di tutti i club d'Europa di esposizione allenamento-partita: 4,7 ore in media di allenamento per ogni ora di gioco. Per il Napoli di Antonio Conte invece questo rapporto è di 9,1 ore di allenamento per ogni ora di gioco (un dato su cui però incidono in particolare i carichi di lavoro di luglio/agosto, più pesanti di tante altre squadre).

Questi dati mettono in luce la mole di lavoro in allenamento della squadra di Conte, che inoltre secondo molti ha il vantaggio di aver giocato meno partite rispetto alle squadre che hanno giocato in Europa, giovando della cosiddetta settimana-tipo. Ma mica tanto! Visto che la media di gare mensili dei top club d'Europa è di 5,2, quella del Napoli è di 4,7, con diverse gare di Coppa Italia, visto il lungo percorso quest'anno dai trentaduesimi.

GLI INFORTUNI - Ma tutti questi allenamenti hanno davvero inciso sugli infortuni? I numeri dicono che non c'è una situazione preoccupante, anzi, visto che l'incidenza media degli infortuni in allenamento dei club europei si attesta intorno ai 3 infortuni ogni 1.000 ore di allenamento, mentre il Napoli fino a dicembre andava ad una media di 1,5 circa. Mentre l'incidenza media degli infortuni in partita per tutte le squadre europee è stata in media di 23 infortuni ogni 1.000 ore di partita, con pochissime squadre che hanno avuto una media bassa quanto il Napoli (fra i 7 e gli 8 per ogni 1000 ore di gara), e squadre che hanno raggiunto addirittura quota 35-45 infortuni per le stesse ore. Con infortuni lunghi e gravi, per il Napoli, sotto lo 0,5 di media per ogni 1000 ore di gare. Il Napoli di Conte, peraltro, è stato fino a dicembre sotto-media infortuni anche nel confronto col Napoli dello scorso anno (sempre fra settembre a dicembre).

Tra l'altro i numeri evidenziano come oltre il 90% di calciatori partenopei (in media) siano stati presenti a partite e allenamenti da luglio a dicembre (percentuale maggiore della media degli altri club europei) e una media di infortuni muscolari di 1,5 ogni 1000 ore (media europea: 3,8), numeri che evidenziano come non vi sia un reale campanello d'allarme. E rendono più chiaro, semmai fosse ancora in dubbio, quanto lavorino i calciatori under Conte. Non è un caso che Folorunsho e Zerbin (oltre chiaramente a Caprile e Kvaratskhelia) siano subito stati impiegati dai club che l'hanno acquistati a gennaio. E che invece i vari Billing e Okafor abbiano invece necessitato di uno specifico, approfondito e duro lavoro in queste settimane per raggiungere gli standard richiesti da Conte e il suo staff ai calciatori azzurri.

Tornando all'attualità d'inizio 2025, però, è innegabile che gli infortuni al soleo non possono essere solo un caso: l'alto minutaggio dei calciatori coinvolti e la mancanza di valide alternative (che spesso spingono Conte a non usare, o a farlo molto tardi, i cinque cambi nel corso dei match) ha fatto sì che alcuni calciatori siano stati stressati, per una macchina che "sta girando e spingendo a 200 all'ora", come dichiarato più volte dallo stesso Conte.

Il mercato di gennaio insufficiente e gli infortuni subito dopo hanno portato ad un mese di febbraio da dimenticare, adesso c'è un marzo pazzo che apre con Napoli-Inter. Inutile dar ancora spazio a facili quanto futili catastrofismi: ci sono ancora 12 gare da giocare, magari a 130 km/h...