Il Napoli di Maurizio Sarri non si ferma più. Se c’è qualcuno che parla di Dybalissimo in prima pagina, bisogna ricordargli un attimo i numeri della squadra azzurra che grazie ai suoi condottieri, tra campo e panchina, sta macinando record su record e non vuole smettere di far sognare quasi 6 milioni di tifosi azzurri sparsi in tutto il mondo. L’arma in più degli uomini di Sarri è sicuramente Gonzalo Higuain. L’ex Real Madrid si sta dimostrando sempre più il “pichichi” di questo campionato con i suoi 21 gol in 21 gare, una media perfetta di 1 gol a partita per il nueve dell’Argentina e ovviamente del Napoli. Con il nuovo schema adottato da Sarri, anche Insigne e Hamsik ne stanno giovando molto in termini di gol, con Mertens, Callejon e Gabbiadini che hanno comunque fatto il loro dovere soprattutto in Europa League.
Se il punto di forza del Napoli è dunque sicuramente l’attacco, sorretto ovviamente da un centrocampo e una difesa dal rendimento nettamente superiore rispetto a quello della scorsa stagione, il segreto che sorregge la squadra moralmente in ogni gara è un altro. Per carpirlo basta dare un’occhiata a quanto successo ieri a Marassi, dopo il gol di Mertens che ha chiuso i giochi contro la Sampdoria. Prima la sua dedica con il dito puntato verso la panchina, poi insieme a tutta la squadra si è recato proprio lì, vicino a Sarri, dove sedeva Chalobah. Immediatamente è scattato un forte e duraturo abbraccio di gruppo, con il centrocampista inglese al centro a ricevere carezze miste a sganassoni, quasi come a voler dire: “Noi siamo qui con te!”. Nei giorni scorsi infatti l’ex Chelsea è stato vittima di un terribile lutto dopo la morte della madre a 45 anni a causa di un aneurisma. Un gruppo unito quindi, come forse raramente a Napoli si era visto prima, il tutto coordinato dalla sapiente ed esperta mano di Sarri. Il segreto è tutto qui…
di Marco Lombardi - twitter: @marcolombardi24
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