Uno dei segreti del Napoli, che lotta per lo scudetto in una stagione in cui nessuno se l’aspettava, è sicuramente Antonio Conte. Che fa dell’intensità uno dei tratti distintivi delle proprie squadre, rivoltandole e dirigendole secondo le sue idee. Uno dei dati che lo certifica è la quantità di chilometri percorsi in media sui 90 minuti in fase di sprint. Per intenderci, secondo i dati di PFF FC, viene definito sprint qualsiasi momento in cui un giocatore si muove a una velocità di almeno 25 chilometri orari.
Come si posizionano tutte le 96 squadre di prima divisione della Premier League inglese, della Liga spagnola, della Serie A italiana, della Bundesliga tedesca e della Ligue 1 francese, confrontandole in base alla distanza percorsa durante lo sprint? Il Napoli sta correndo più velocemente che in passato, e nel campionato attuale è la squadra che, per 90 minuti, copre la maggior distanza in fase di sprint. Ed il dato è impressionante se paragonato alle restanti 95 squadre delle big-5, perchè il Napoli è l’unica italiana nella top 10 europea, avendo davanti soltanto una spagnola come il Rayo Vallecano in mezzo a sei club di Premier League.
Il discorso sul fatto che la Premier sia considerata più fisica di altri campionati è vero, ed il divario tra il campionato inglese e quello italiano è maggiore di quello tra Serie A e Bundesliga: in base alla distanza media di sprint a partita, la Premier è a 2,57 chilometri, la Serie A è a 2,31, la Liga a 2,28, la Ligue 1 a 2,24 e a chiudere la Bundesliga con 2,12 chilometri.
Spesso si è detto che i giocatori della Premier League siano avvantaggiati fisicamente al loro arrivo in Serie A: in casa Napoli di esempi ce ne sono, se pensiamo all’impatto avuto da Anguissa all’arrivo con Spalletti, per arrivare fino alla stagione attuale con Romelu Lukaku - sebbene reduce da un biennio tra Inter e Roma -, Billy Gilmour, Phillip Billing e Scott McTominay, sin dal suo arrivo in testa alla classifica dei chilometri medi percorsi in una partita. L’adattamento di calciatori provenienti dalla Premier League è prettamente tattico, mentre dal lato fisico sembrano avere una marcia aggiuntiva perchè si muovono più velocemente e per più tempo.
Da qui la scelta positiva da parte del Napoli di puntare su calciatori provenienti dalla Premier League, anche quelli magari con una carriera da rilanciare. Al resto, quest’anno, ci ha pensato Antonio Conte, che dell’intensità ne ha fatto un mantra che l’ha portato a giocarsi lo scudetto quando nessuno lo aveva prospettato.
Di seguito la classifica per sprint, ovvero i chilometri medi percorsi dai calciatori ad una velocità di almeno 25 chilometri orari.