"Fino al giorno in cui me lo chiederete, Hamsik gioca: quando smetterete, riposerà. Marek è un fuoriclasse assoluto, può avere periodi in cui rende all'80% o al 100%: non è al suo massimo momento, e dato che lo sottolineate io lo sosterrò. Io devo stare accanto ai miei giocatori, e più sono fuoriclasse più io gli sto vicino"
"Marek è salito di livello: se lui sale, sono guai per tutti"
In mezzo a queste due frasi di Maurizio Sarri, un'altra sostituzione per il capitano del Napoli. Al minuto 78, stavolta. Ma sempre sostituzione resta. Venti partite stagionali, tra campionato e Champions League, e per ben sedici volte non ha sentito il triplice fischio finale. Sei volte tirato fuori in Europa, su sette partite, e dieci volte su tredici in campionato. Soltanto con il Manchester City in casa, Benevento, Cagliari e Chievo ha terminato il match.
Volendo fare delle semplici addizioni, potremmo andare a sommare i minuti 'salvati' da Marek Hamsik ogni volta che è stato sostituito (escludendo i recuperi): sono 353 in tutto, quasi quattro partite 'piene' passate in panchina dopo esser stato richiamato da Sarri. Che continuerà a schierarlo sempre dal primo minuto, ovviamente. Per carità, ieri dopo un primo tempo rivedibile - non solo lui - è migliorato molto. Ma Hamsik finora è stato tirato fuori nell'80% delle partite giocate.
In attesa del gol che finalmente gli permetterà di raggiungere il record di Maradona, Marek Hamsik è il capitano delle sostituzioni. Sarri gli sta vicino, aspettando che il rendimento salga.
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