"L'odio non è un sentimento dei veri tifosi ma solo di chi vuole insinuarsi in un contesto come il calcio che non gli appartiene. Quello che è successo a Ciro non deve più accadere ed io lotterò per questo, per portare il messaggio dei valore e dell'amore che Ciro aveva dentro". Lo ha detto, tra gli applausi, Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito ospite d'eccezione nel weekend appena trascorso al "Museo Maradona" della famiglia Vignati nella due giorni di festa dello sport organizzata a Ostia da locale Club Napoli Ostia 1997 diretto da Giacomo Borrelli. Numerosi i tifosi arrivati per l'occasione al Parco Clemente Riva per l'evento benefico fortemente voluto dal presidente del Museo Maradona e del Club Napoli Saverio Silvio Vignati, Massimo Vignati, in collaborazione con l'"Associazione Ciro vive". Accanto ad Antonella Leardi c'erano Hugo Maradona, il fratello di Diego ma anche l'ex portiere azzurro Gennaro Iezzo, Decibel Bellini, Enzo Garramone e Carmine Faraco. Numerosi i tifosi che hanno visto l'esposizione dei cimeli di Maradona e poi hanno preso parte alla festa con la musica e la proiezione su maxischermo di Fiorentina-Napoli, in memoria di Ciro. "Ci accomuna l'amore - ha detto la signora Antonella -, l'amore per il Napoli, quello che aveva mio figlio e che hanno tutti i tifosi. La passione che aveva Ciro nel cuore mi porta qui e dovunque mi chiamano. Da quando è successa quella orribile disgrazia che ancora adesso la mia mente non riesce a concepire e realizzare, ho avuto una reazione strana: nel mio cuore è nato un sentimento positivo. I fatti del 3 maggio sono assurdi e non devono succedere mai più. Il tifo è aggregazione e deve unire le persone e le famiglie. Quella sera, a Tor di Quinto Ciro ha sentito le urla dei bambini che erano sul bus. Lui sarebbe comunque andato in loro soccorso, senza distinguere se fossero romani o fiorentini. Noi vogliamo educare in bambini delle scuole ad un calcio pacifico, non solo a Scampia ma in tutta Italia. Lo sport è unione, andiamo tutti avanti insieme". "E' stata una serata fantastica - ha detto Vignati - e la signora Antonella ha dato davvero una splendida lezione di vita e siamo orgogliosi di averla avuta con noi. Il Museo Maradona della mia famiglia mostra i cimeli di Diego ma porta anche e soprattutto un messaggio di pace e di uno sport all'insegna di un tifo sano. La storia continua e noi vogliamo aiutare i più deboli". Soddisfatto anche Hugo Maradona che ha evidenziato come lui e la famiglia Maradona "ci sono e ci saranno sempre per le iniziativa di solidarietà e fratellanza". "Il Museo Maradona, le famiglie Vignati ed Esposito lavoreranno ad altre iniziative insieme. Quella per la pacificazione dei comportamenti nello sport e nella vita è una battaglia che ci vedrà sempre uniti", ha detto Emanuele Cammaroto, responsabile per le Relazioni Esterne del Museo Maradona. "Vogliamo ringraziare tutti - conclude Borrelli, presidente di Club Napoli Ostia 1997 -. E' stata una manifestazione bellissima, con tanti tifosi, ospiti d'onore e un grande sentimento di pace che ci accomuna".