Felipe che strattona (appena un po’) Balotelli. E la polemica è di rigore. Si chiude così, come quasi sempre, il campionato italiano. Veleni, fischietti contestati, fuorigioco analizzati millimetro per millimetro. La nuova frontiera della polemica corre sul binario Milano-Firenze. A pochi giorni dal clamoroso rigore negato alla Viola per mani di De Rossi sullo 0-0 della sfida contro la Roma. A un mese e mezzo da quel rigore per mani di Roncaglia non fischiato ai rossoneri nelle battute finali di un Fiorentina-Milan comunque passato alla storia recente delle polemiche moviolare. Nei bar è ancora fresca la scia delle discussioniin una stagione che, come al solito, ha visto a rotazione piangere un po’ tutti.
Squadre piccole (quelle che alla fine se lo prendono sempre o quasi in quel posto…) e squadre grandi. L’Inter, conStramaccioni pronto a sfoderare gli errori arbitrali come alibi per l’involuzione della sua squadra prima della litania (peraltro sacrosanta) sugli infortuni. La Juventus (ah, quel rigore fischiato per inesistente mani di Isla a San Siro…).
Quella stessa Juve che per bocca di Conte alla prima giornata dello scorso campionato attaccava gli arbitri dopo un 4-1 al Parma… O quel Milan che con il gol fantasma di Muntari ci ha marciato per quasi un anno.
Scevra da partigianerie, la nostra inchiesta analizza gli ultimi venti campionati di Serie A (dal 1993-94 al 2012-13).
Ne consegue che il Milan è la squadra “regina” dei rigori:161 a favore, con la doppia cifra raggiunta in ben cinque delle ultime sei stagioni. Rossoneri e Juventus hanno avuto più rigori a favore (11) nel torneo appena conclusosi, il Torino è la squadra con più rigori fischiati contro (11).Miglior saldo attivo per il Napoli (+9, 11 pro e 2 contro),che nei tre anni pieni dell’era Mazzarri ha avuto ben 30 rigori a favore e soltanto 8 contro.
Il club più penalizzato dai numeri dell’ultimo campionato è il Palermo di Zamparini: 2 rigori a favore e 10 contro per salutare mestamente la Serie A.
Anche il saldo è a tinte rossonere: +84 a favore in questi ultimi vent’anni di Serie A, lontane tutte le altre e soprattutto l’Inter (solo +37).
Per i dati della Juve manca ovviamente nel computo la stagione di B 2006-07: i numeri bianconeri sono comunque significativi soprattutto in fatto di rigori subiti, soltanto 70 in 19 campionati. Solo tre volte la squadra che poi ha vinto lo Scudetto ha avuto un saldo passivo: il Milan di Capello del ’94 (quello del doblete campionato-Champions), con 1 rigore a favore e 4 contro; la Juventus del primo scudetto targato Lippi del ’95 (7 rigori pro, 8 contro) e l’Inter del triplete mourinhano (6/7).
Il maggiore scarto favorevole di una squadra scudettata è quello della Juventus 1996-97 (9/1); solo una volta (Inter 2008-09) la squadra campione d’Italia non si è vista fischiare nessun rigore contro. Nessuno ha avuto più rigori a favore del Milan 2002-03 (ben 15 e soltanto 3 quelli contro) che si piazzò però solo al terzo posto dietro a Juve e Inter; nessuno ha avuto più rigori contro del Lecce 2000-01 (16 contro a fronte dei 9 a favore) che riuscì comunque a salvarsi; ultimo posto e retrocessione, invece, per il Venezia 2001-02, la squadra con il peggior saldo rigoristico di questo ventennio: -11, per 4 rigori a favore e ben 15 contro.
Impresa Siena, unica squadra a finire un campionato con lo 0 nella tabella dei rigori a favore (nel 2004-05, 9 quelli contro) eppure riuscita ugualmente a salvarsi. Curioso il saldo nettamente positivo del Brescia rispetto a quello pesantemente negativo di altre tre provinciali come Atalanta, Lecce e Reggina che chiudono la classifica. In perfetto equilibrio il bilancio dal dischetto del Catania (sempre in A nelle ultime sette stagioni) e del Cagliari, con 90 rigori pro e 90 contro nelle 15 annate trascorse in Serie A in questo ventennio.