Esattamente otto anni fa, nell'ormai lontano 28 giugno 2007, il Napoli inaugurava la campagna acquisti della prima stagione in Serie A con un calciatore destinato a fare la storia di questo club. Stiamo parlando di Marek Hamsik, che il direttore generale Pierpaolo Marino prelevò dal Brescia per 5,5 milioni di euro, ottenendo la firma dello slovacco per un contratto fino al 2012. Di lui Serse Cosmi disse: "E' un incrocio tra Gatti e Nedved, ha la maturità di un trentenne".
Con gli altri due 'sconosciuti', Lavezzi e Gargano, sarà tra i protagonisti del Napoli neo-promosso, ma è bene ricordare che gli arrivi sia dello slovacco che dell'argentino furono accolti dalla piazza partenopea con moltissime polemiche. Alla loro presentazione i tifosi esposero uno striscione indirizzato alla proprietà con un messaggio eloquente: "Basta illusioni, fuori i milioni". Eppure, per fortuna ad Hamsik bastò poco per entrare nel cuore dei tifosi e per far capire a Napoli, e non solo, di che pasta fosse fatto. Oggi, a distanza di tanti anni, indossa con merito la fascia di capitano lasciatagli in eredità da Paolo Cannavaro, e nonostante le sirene, passate e presenti, che hanno provato ad attirarlo lontano dall'azzurro, lui ha giurato amore a questa maglia.
In otto stagioni, Hamsik ha collezionato 357 presenze ed ha segnato la bellezza di 90 reti, diventando il quarto giocatore con più presenze nella storia del Napoli, dietro Ferrario, Juliano e Bruscolotti, oltre ad essere il settimo marcatore di sempre, dietro (in ordine crescente) Careca, Altafini, Vojak, Cavani, Sallustro e Maradona. In allegato l'immagine di un ritaglio di giornale che ricorda il suo passaggio al Napoli.