di Marco Lombardi - Twitter: @marcolombardi24
Il sogno di qualsiasi bambino che tifa Napoli e vuole fare il calciatore è stato esaudito domenica sera da Lorenzo Insigne: cavalcata palla al piede da centrocampo, gol straordinario ed esultanza commossa sotto la Curva con indosso la fascia da capitano e la maglia azzurra. Un premio meritato per il numero 24 partenopeo che è tornato da poche settimane al 100% della sua forma dopo un bruttissimo infortunio al legamento crociato del ginocchio destro e il lungo stop che lo ha costretto a stare lontano dai campi da gioco per oltre 5 mesi. Una vera impresa se si pensa ai tempi di recupero medi di un atleta colpito da questo tipo di infortunio ad una parte del corpo così delicata come il ginocchio. Le lacrime e la corsa forsennata durante la sua esultanza testimoniano tutta la voglia di liberarsi dal fardello che si portava avanti da inizio novembre, dopo tra l’altro un inizio di stagione altrettanto travagliato con molti dissapori con parte della tifoseria partenopea.
Il primo compagno che è corso ad abbracciarlo dopo la rete è stato Manolo Gabbiadini, acquistato a gennaio dal Napoli per rinforzare l’attacco azzurro proprio a causa dell’infortunio di Insigne. I due si conoscono molto bene, visti i trascorsi in Under 21 con il 2° posto conquistato agli europei di categoria nel 2013, culminati con le lacrime di Insigne dopo la sconfitta contro la Spagna in finale e un lungo abbraccio con gli altri giocatori, Gabbiadini compreso, proprio come due giorni fa. Un’immagine che simboleggia il presente ma soprattutto il futuro del Napoli e dei due classe 1991 azzurri, considerati tra i giocatori italiani più forti a quest’età. Entrambi sono e saranno un patrimonio fondamentale per il club di De Laurentiis che almeno per quanto riguarda due pedine del reparto d’attacco, può dormire sonni tranquilli per molto tempo. Le numerose reti e gli assist messi a segno da Gabbiadini da quando è giunto a Napoli, e le prestazioni sempre più importanti e “spacca-partite” di Insigne, sono solo un antipasto di quello che attenderà i tifosi partenopei nelle prossime stagioni. E se queste sono le premesse…