Diciamolo subito: non è certo la prima volta che Aurelio De Laurentiis si rende protagonista di episodi del genere. Quando Ciro Esposito fu ferito qualche ora prima di Fiorentina-Napoli, finale di Coppa Italia dello scorso anno, il patron azzurro si mise immediatamente a disposizione: l'alloggio della famiglia Esposito a Roma venne interamente pagato da De Laurentiis, che volle assolutamente presenziare ai funerali di Ciro e devolvere alla sua famiglia l'incasso di Napoli-Paok Salonicco, per dare continuità al progetto iniziato da Antonella Leardi.
Anche ieri, mentre Napoli omaggiava il ricordo di Pasquale D'Angelo, De Laurentiis ha voluto esserci. Accompagnato da una delegazione di dirigenti e calciatori del Napoli, il presidente si è recato ad Acerra, gremita di tifosi azzurri per l'occasione, ed ha fatto sentire la sua vicinanza alla famiglia di un tifoso storico, scomparso in seguito ad un infarto mentre seguiva la squadra nella trasferta di Mosca.
Insomma, benché molti tifosi abbiano spesso avuto da ridire sulla gestione di De Laurentiis, specie in sede di calciomercato, tutt'altro discorso va fatto se si considera il lato umano del presidente, che da questo punto di vista ha saputo incarnare alla perfezione l'animo di questa città. Non è un caso che il sangue della terra partenopea gli scorra nelle vene.