Il 2 agosto, in un assolato pomeriggio mentre i primi tifosi si avviavano verso i cancelli dello stadio Patini, a Castel di Sangro veniva presentato Rafa Marin. Che, finora, è l’unico ad aver totalizzato zero minuti con Antonio Conte. Lui ed Alessio Zerbin, con l’unica differenza rappresentata dal fatto che quest’ultimo non arriva dal Real Madrid e non è reduce da un buon campionato in Liga.
“Sono sicuro che con Conte imparerò molto, il mister mi chiede di giocare sugli anticipi e su vari aspetti diversi”
Finora zero minuti, anche perchè bisogna capire effettivamente che spazio può avere Rafa Marin, che nella difesa a tre di Antonio Conte durante i ritiri è stato provato un po’ da centrale - ma in quella posizione ci sono Rrahmani prima e Buongiorno poi -, e un po’ da braccetto destro - dove c’è Di Lorenzo, e in alternativa Rrahmani.
"Mi considero un difensore abbastanza forte in area e nell'1 vs 1. Mi considero un difensore con carattere in grado di saper portare la palla fuori dall'area di rigore. Il mister mi sta chiedendo di fare tanto anche in fase offensiva"
Non per forza deve essere lui il problema, in fondo la questione spazi dipende anche da chi si ha davanti, chi può dare maggiori certezze. Nel 3-4-2-1, finora, la posizione di Di Lorenzo - con relativi movimenti - era pressoché inamovibile. E Rafa Marin, in panchina, a studiare i movimenti e a capire i ritmi della Serie A, diversi da quelli della Liga, con in mente l’idea del debutto, tardivo ad arrivare semplicemente perchè per Conte servono ulteriori certezze prima di fare nuove prove.
“Al momento sto giocando come centro destra, ma sono polivalente e posso giocare in qualsiasi ruolo che mi viene chiesto di occupare. Devo farmi trovare pronto e al 100% qualora questa opportunità mi venisse offerta"
Con il possibile cambio difensivo ad una linea a quattro, ci sarebbe per Rafa Marin la possibilità di alternarsi con uno tra Rrahmani e Buongiorno, Juan Jesus permettendo. Che sia contro il Palermo l’occasione buona per vederlo in campo?