Ve lo sareste mai aspettato? Dodici mesi fa era di tutto e di più, ci mancava solo che mettesse gli scarpini e scendesse in campo, dopo aver letteralmente commissariato Rudi Garcia. Adesso, invece, dal suo buon ritiro di Los Angeles, Aurelio De Laurentiis si gode la situazione attuale nel ruolo di presidente e proprietario, e non anche di allenatore, direttore, plenipotenziario anche in aspetti che non gli dovrebbero propriamente competere.
Ha messo tutto in mano ad Antonio Conte, che di responsabilità da prendersi ne ha ed in carriera se ne è sempre addossate, ma in fondo era tutto riconducibile alla presentazione di sei mesi fa. "Conte ha acquisito lo status da manager: ecco perchè si permette di dire che chi sta con lui sta con lui, non mi permetto di dire 'a'. Anche le piccole cose nel modo giusto contribuiscono al successo dell'impresa. Io ho sempre cavalcato l'idea di impresa, sono molto felice di avere Conte perchè interpreta l'idea di essere un grande allenatore ed un possibile grande manager”.
In fondo gli ha messo in mano tutto l’aspetto sportivo, quello che lo scorso anno ha mantenuto con tanti alti e bassi. Stavolta De Laurentiis, con visione scaltra, ha fatto un passo di lato, come su un palco di teatro è andato dietro le quinte. Tanto alla fine, come nei film da lui prodotti, l’eventuale successo porterà inevitabilmente la sua firma.