di Marco Lombardi - Twitter: @marcolombardi24
14 settembre 2011, una data che difficilmente i veri tifosi del Napoli dimenticheranno. In quella mite sera inglese gli azzurri fecero il loro esordio ufficiale nella Champions League, dopo le passate partecipazioni nella vecchia Coppa dei Campioni. Sorteggiato in un girone di ferro con Bayern Monaco, Manchester City e Villareal, il Napoli entra a far parte realmente del calcio dei “grandi” nella tana dei Citizens: l’Etihad Stadium. A fronteggiare Aguero, David Silva, Nasri e Dzeko ci sono Cannavaro, Aronica e Campagnaro, trio difensivo che tanto bene fece con Walter Mazzarri portando quel Napoli a lottare per lo scudetto sia l’anno precedente che quello successivo alla sfida contro il Manchester. Sia in quella gara che nella sfida di ritorno al San Paolo, a primeggiare fu Edinson Cavani. L’attaccante azzurro fu autore di 3 reti e vinse nettamente la gara contro il suo alter ego in maglia City, Sergio Aguero. Il bomber argentino impattò infatti in entrambe le gare contro il muro difensivo eretto dal trio difensivo del Napoli, che nonostante i limiti dei suoi 3 interpreti principali che più volte nel corso delle stagioni hanno fatto penare i tifosi azzurri, riuscirono in quella circostanza (così come in tante altre) ad arginare l’enorme capacità offensiva della squadra di Mancini.
Esattamente 4 anni dopo, gli azzurri di Maurizio Sarri tornano da Empoli incassando gol da Pucciarelli & Co. salvando la faccia con un 2-2 che sa comunque di beffa, visto l’enorme divario tecnico tra le due squadre scese in campo ieri allo stadio Castellani. Non sono bastate ben 7 sessioni di mercato (tra estive e invernali) e 3 allenatori diversi, per migliorare quella fase difensiva che nonostante i cambi modulo e i vari nuovi interpreti continua a fare acqua da tutte le parti con errori grossolani e inaccettabili per gli alti livelli a cui il Napoli era arrivato fino a qualche tempo fa, quando il progetto di De Laurentiis sembrava aver preso la giusta via verso vette sempre più alte. Dopo 4 anni però i conti non tornano, soprattutto guardando il numero di gol incassati…