Corbo è sicuro: "De Laurentiis ha finalmente sospeso la trattativa per il rinnovo di Benitez"

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Corbo è sicuro: De Laurentiis ha finalmente sospeso la trattativa per il rinnovo di Benitez

Ecco l'editoriale di Antonio Corbo su Repubblica.it: 

"Il Napoli ha finalmente sospeso la trattativa per il rinnovo del contratto di Benitez e l'eventuale acquisto di altri calciatori attrvaverso l'agenzia di Manuel Garcia Quiillon. Se non vi riesce la squadra con il Parma, ora vince almeno il bonsenso.
Giovedì il Napoli gioca una partita fondamentale. Sono certo che abbia la possibilità di ribaltare ogni previsione. L'ho scritto su Repubblica sabato mattina. Tra Napoli e Dnipro passano quattro gol.
In questi giorni si può valutare la capacità di Benitez nel raddrizzare umori e livelli di forma. Sono attrettanto certo che Higuain , Callejon, Insigne, Hamsik cancelleranno anche l'ultima amarezza. Con loro tutti gli altri.
Parma mi lascia perplesso sul comportamento dei napoletani di quella squadra, di Donadoni mai visto così determinato, e sulle altalenanti prestazioni di un club che alterna la rassegnazione innocua di chi è fallito ad improvvise e inspiegabili fiammate.Questo è il senso del mio commento alla partita che volentieri giro in anteprima agli amici del Graffio.

Il Napoli si guarda intorno avvilito. Cerca i motivi di un pari più triste di una sconfitta. Li trova dentro le fuori di sé. Così i dubbi si sommano ai rimorsi.. Prima in guerra, ora in politica l'immagine è in sole due parole. . Il Napoli è stato colpito tra volte da “Fuoco amico”. Le prime due sventagliate sono di Mariano Andujar, il portiere argentino dalla faccia dura, butterata e torva da film di azione. Impassibile dopo quei maledetti errori, i due gol presi dal Parma sono più suoi che di Palladino e Jorquera. Sulla pelle del Napoli bruciano poi ferite di puro autolesionismo: flaccido primo tempo, mollemente vissuto senza fremiti né reazioni, senza genio né orgoglio, senza l'ira per i due goffi gol e senza quella febbre che la sconfitta della Roma doveva già far esplodere. Gli altri colpi sono arrivati da amici nemici di casa: il furore di tre napoletani e di un ex allenatore del Napoli che si erano lasciati travolgere da Lazio e Cagliari (“Chiamate Parma 0-4, 0-4...”) e che ieri avrebbero venduto anche l'anima per non darla alla squadra dei loro rimpainti. Il portiere Mirante è di Castellammare, saltava come un gatto, e dopo la partita ha litigato con Higuain, per motivi che nessuno dei due avrà voglia di rivelare. Nocerino è del Pallonetto di Santa Lucia, è stato sul punto di passare al Napoli, una delusione per i suoi, una famiglia rispettata nel quartiere. Palladino è di Mugnano, ha dato alla sua lotta tratti epici. Lo stesso Donadoni, malinconico un cerbiatto da Napoli, ha mostrato faccia e occhi da lupo roso da lungo digiuno. Perché tanta acredine nel Parma?
Il Napoli lasci pure cadere la domanda. La risposta non sarebbe difficile, ma inutile. Se ne ponga una sola. Perché dall'alto delle sue ambizioni, dei traguardi inseguiti e solo sfiorati, delle responsabilità di squadra tecnica e strapagata non ha mai quelle accelerazioni frenetiche, fino a subire le piccole formazioni che troppo spesso non riesce a battere.
Benitez si è finalmente convinto che a Napoli c'è qualcosa di più urgente del suo contratto, ed ha raggiunto con il presidente l'unico accordi che conti. Sospendere la trattativa. La stessa prudenza non è stata usata con i giocatori: Andujar è uscito a vuoto con il braccio teso da schermidore a mezz'aria sul primo gol, sul secondo era piazzato male e l'ha solo osservato. Ma avrà provato disturbo sapendo che tornerà Reina. Se ha rilevato con onore i guanti sdruciti di Rafael, dopo un lacerante flop, è questa la considerazione a stagione aperta?
Assente Maggio, con Gabbiadini che non copre a destra, un intero settore è abbandonato per un tempo al sole di Parma. Si arriva alla ripresa per vedere Callejon e Higuain, capaci di rigenerare Mertens e l'intera squadra, in un finale travolgente ma arginato da un Parma che se avesse giocato sempre come con Juve e Napoli sarebbe in zona Champions. Implacabile con ospiti illustre, ha lasciato per mesi che altri ballassero sul suo disastro tecnico e finanziario. A Napoli non resta che rialzarsi a Dnipro. Giovedì in Ucraina si gioca tutto o quasi. Coraggio, ritrovi se stesso.Nelle Coppe è o no il Napoli di Benitez?".

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