In attesa delle visite mediche e dell'ufficializzazione del primo colpo di mercato da parte del Napoli, ci hanno pensato tre protagonisti a dissipare qualsiasi dubbio sull'effettiva trattativa.
Adam Ounas, in attesa di ufficialità presidenziale tramite tweet di Aurelio De Laurentiis, andrà a rimpolpare l'attacco azzurro facendo da vice Callejon (Adam è un mancino al quale piace rientrare sul sinistro prima di concludere in porta, basta leggere qualche intervista). Nella serata di ieri vi abbiamo presentato un po' il calciatore, raccontandovi gli inizi al Tours ed il successivo abbandono dovuto alle scelte dell'allenatore, nonchè il passaggio al Bordeaux tramite...una partita di beneficenza, alla quale c'era l'emissario Arnaud Vaillant che lo notò e subito gli chiese di fare un test di una settimana nella Gironda. Test al quale seguì anche una proposta dal Caen, rimandata al mittente immediatamente.
Messe da parte queste prime curiosità, ce ne sono almeno un altro paio che meritano di essere raccontate. "Una piccola star, talentuosa ma forse mal consigliata - racconta un collega - però che carattere!". Fumantino, al limite dell'irruenza che lo ha portato, al termine del 2016, ad essere squalificato per ben quattro giornate dopo un tackle da dietro ai danni di Sidibè del Monaco. Un bel tipo, che Maurizio Sarri dovrà plasmare per il meglio cercando di limare i tratti più appuntiti.
Tolosa-Bordeaux finisce 4-0. Una batosta senza molta possibilità di replica. Oppure sì, perchè nei giorni successivi il patatrac esplode violentemente. Wissam Ben Yedder, accostato anche al Napoli, afferma che il match non aveva creato molte difficoltà alla squadra di casa. Apriti cielo. Su Periscope, in diretta con i suoi followers, Ounas si lascia andare: "Ben Yedder crede seriamente di essere come Ronaldo...se ne accorgerà quando retrocederà in Ligue 2, il Tolosa è una m***a". Il 14 marzo 2016 prova a ritrattare: "Non ho mai detto che il Tolosa è una m***a. Solo Ben Yedder...volevo dire che nella sua intervista aveva detto che era stato troppo facile vincere contro di noi". Il Tolosa su Twitter gli augura di segnare durante la carriera gli stessi gol di Ben Yedder, Ounas si scuserà con il suo avversario e si augurerà la salvezza del Tolosa per ottenere una rivincita.
Il suo rapporto con il Bordeaux non è burrascoso, ma è quantomeno vispo. Sempre nella famigerata diretta su Periscope il nostro Adam - dopo aver collezionato meno di dieci presenze da titolare - confessa: "Vedremo al termine della stagione se resterò oppure no". Un altro tweet di scuse, un po' rappezzate: "Non ho mai detto che avrei lasciato il Bordeaux, perché ho firmato un contratto di tre anni con il club del mio cuore". Un uso dei social da limitare a qualsiasi costo, ed effettivamente finirà così: il suo vecchio account @adamounas_22 sarà chiuso, e sarà già il secondo uso sconsiderato di Twitter.
I social network rischiano di essere un clamoroso boomerang, se utilizzati senza molto raziocinio. Da un ragazzo appena maggiorenne, peraltro. Il primo account di Adam Ounas si chiama @Nasouu99, e nel dicembre del 2015 sale alla ribalta grazie a chi...va a cercare tra i tweet pubblicati da Ounas anche un anno prima: il tredici maggio 2014, infatti, Didier Deschamps annuncia i convocati per la Coppa del Mondo e nella lista non trovano posto Hatem Ben Arfa e Samir Nasri. Ounas non è d'accordo, e lo fa sapere anche in modo molto colorito: "E Nasri e Ben Arfa figlio di p*****a!!!!". Qualche mese prima aveva dedicato un pensiero anche al figlio di Ronaldo (il Fenomeno? Cristiano? Chissà): "Il figlio di Ronaldo a tre anni ha sollevato il Pallone d'Oro, ha toccato Pelé...noi a tre anni la facevamo sul divano". Che cosa, potete arrivarci da soli. Fatto sta che nel giro di qualche giorno, l'account viene chiuso. Anche questo.
Sei mesi e qualche giorno fa, Adam Ounas veniva sanzionato dal suo allenatore Jocelyn Gourvennec. Motivo? Aver rifiutato l'allenamento post-partita dedicato ai calciatori non entrati contro il Tolosa. Ounas va punito, come racconterà il suo allenatore: "Lo abbiamo accolto assieme al presidente per richiamarlo all'ordine. Sarà sanzionato sportivamente ed economicamente. Mi ha sorpreso, non è una roba comune che ho vissuto nella mia esperienza da allenatore. Mettersi in gioco in una carriera è un investimento totale: sia più costante e concentrato sul lavoro, non solo quando vuole lui. Il talento è una cosa, ma senza il necessario lavoro non succede nulla. Si può essere frustrati perchè non si gioca, ed è normale, ma bisogna essere sempre rispettosi dei propri datori di lavoro". Ah, sul profilo Twitter del Bordeaux si fa riferimento ad un terzo account di Ounas: @A_ounas17.
Lo stesso Gourvennec, alla fine, è tra le persone ringraziate da Ounas su Instagram. E' l'allenatore che l'ha lanciato ad alti livelli, non può essere messo da parte come Sarri e Gabbiadini. Lo stesso coach ha raccontato la sua crescita un mese fa: "Se lo paragono all'Adam di inizio stagione, posso dire che è cresciuto perchè adesso ascolta di più. Non voglio tracciare bilanci definitivi, ma certamente è convinto d'essere in un ambiente che può aiutarlo a crescere. Dev'essere più paziente, ha mostrato carattere ed abnegazione in un reparto dove c'era tanta concorrenza. Credo che adesso stia iniziando a capire l'esigenza di dover essere costante nel suo lavoro, per poi mostrarlo durante la partita".
Un aspetto però va sottolineato: "E' ancora fragile, sì. Lo è perchè è giovane, ma è un ragazzo talentuoso che va indirizzato mentalmente per evitare di trovarselo fuori dal match o dall'allenamento. L'ho visto provocato dagli avversari, ma non ha reagito: è un gesto forte. Ha ancora tanti progressi da mostrare" concluse Gourvennec. Adesso aspettiamo l'ufficialità, poi toccherà a Maurizio Sarri plasmare Adam Ounas. In campo e fuori. "Coraggio Sarri!", chiosa un collega d'Oltralpe.
RIPRODUZIONE RISERVATA