Lettera di Maurizio Zaccone a Conte:
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Il tuo temperamento ci piace. Dici le cose come stanno, non ti nascondi e non nascondi il tuo desiderio di vincere. Che, ovviamente, è il desiderio di tutti.
Però câè un momento in cui bisogna stare calmi, e non farsi prendere troppo dal temperamento.
Riassumiamo.
A inizio campionato parlavi del Napoli col ânoiâ, anche riferendoti alla stagione fallimentare precedente. Hai spiegato dove volevi andare con questa squadra e cosa volevi che diventasse.
Dopo i primi acquisti e un mercato dormiente, hai cominciato giustamente a scalciare. La società ha fatto uno sforzo â considerando la mancata cessione di Osimhen â e ti ha dato una squadra importante, ma numericamente incompleta. La situazione lâhai capita. Infatti, pur sottolineando che non era arrivato tutto quello che volevi, hai lodato lo sforzo del club, comprendendo il contesto particolare.
Ovviamente ti aspettavi una riparazione a gennaio. E lì è scoppiato il caso Kvara. Ma tu non te la sei presa con la società : hai detto pubblicamente che era il giocatore ad aver messo tutti in difficoltà . Però ti aspettavi unâadeguata sostituzione, che non è arrivata. Sacrosanta verità .
Lâavevamo capito tutti. Così come avevamo capito che avresti fatto il possibile in campionato, e che a giugno â tra lâintroito di Kvara e, si spera, quello di Osimhen â avresti avuto un tesoretto per rinforzare la squadra.
Ieri hai parlato di responsabilità , di tifosi che pretendono di vincere, e altre cose. Non hai torto: il desiderio di vincere è insito in questa piazza. Ed è lo stesso che hai tu. Câè una straordinaria comunione di intenti.
Perciò, quando sappiamo che vai a pressare per uno sforzo in più da parte del club â per migliorare la rosa, per lavorare sulle strutture â possiamo solo essere contenti. Remiamo tutti dallo stesso lato. E lo stesso club, prendendo te, sapeva cosa avresti preteso.
Ma una puntualizzazione te la dobbiamo.
Davvero credi che noi â la piazza â non avessimo capito che, pur con una buona campagna acquisti, ti mancano elementi? Che la cessione di Kvara non è poca cosa? Che questo doveva essere un anno di transizione, e che un secondo posto sarebbe già una mezza impresa? Che tornare in Champions è una grande vittoria?
Che se sogniamo lo scudetto â perché sognare è lecito, e lo dici tu per primo â nessuno ti accuserebbe di fallimento in caso di secondo posto?
E daiâ¦
Gli eroi di questa città non hanno sempre portato trofei. Pensa a Sarri, che non ha la statua a piazza Garibaldi solo per le sue scelte successive. E non ha vinto campionati.
Hai detto che a Napoli stai bene, ma che gli equilibri lavorativi sono unâaltra cosa: cioè che per restare vuoi una squadra competitiva e promesse mantenute. Lo sappiamo. E ci piace. Se questa è la tua volontà , e quella di De Laurentiis è continuare a crescere, la sintesi la troverete. La troveremo.
Però in un momento così particolare, in cui dovrebbe essere lâInter a sentire tutta la pressione, e noi a volare spensierati per il fastidio che stiamo dando, ci ritroviamo sullâorlo di una crisi di nervi. Perché?
Al di là degli sciacalli â che purtroppo esistono â ricordiamo che sciacallaggio è stato anche metterti un giorno sì e uno no sulla panchina di Juve, Roma o Inter per lâanno prossimo.
Tu lo sai che un poâ la sindrome dellâabbandono ce lâabbiamo. E ci piace sentir dire quello che tu stesso pretendevi dai tuoi giocatori: che Napoli deve essere punto dâarrivo, non trampolino.
Quando dici che non sai se lâanno prossimo allenerai il Napoli, ci metti i pensieri in testa. E non è il caso.
Fossi stato in te, avrei ribadito la volontà di restare a Napoli, continuando a pretendere ciò che è giusto per far crescere il club.
Siamo stati â e siamo â dalla tua parte. Finché tu resti dalla nostra.
La conferenza pre-Monza è stata criptica. Quella post gara più chiarificatrice.
Ma questo è il momento di stare calmi.
Non sentire pressione: senti entusiasmo e stima. Non pretendiamo di vincere. Pretendiamo di provarci. A Monza ci è andata bene â lo sai â ma sulla prestazione... sorvoliamo.
Il merito di questa cavalcata ti viene riconosciuto tutto. Ma non è questo il momento per Conte di fare i conti.
Il temperamento serve in campo. Fuori serve serenità . Del mercato e dei campi di Castel Volturno ci sarà modo di parlare.
Nessuno ha mai dubitato che i soldi del tuo ingaggio siano stati spesi male. Anzi.
Stiamo tornando in Europa. Stiamo rischiando di vincere lo scudetto. Siamo davanti a Juve, Milan e Atalanta.
à una stagione bellissima.
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Torna a parlare con il ânoiâ, per queste cinque partite. Parliamo solo di campo. E proviamo a fare lâimpresa.
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A fine stagione i conti li farai tu. Noi, no. Perché noi siamo contenti. E se ci sarà qualcosa da spiegare, non ti mancheranno né coraggio né parole.
Tra persone intelligenti ci si capisce.
Ora però non diamoci zappe sui piedi. Proviamo ad andare, insieme, più in alto possibile.
La rabbia, solo in campo.
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