Notizie calcio - Nuove rivelazioni emergono dall'inchiesta milanese sulle scommesse illegali online che vede coinvolti diversi calciatori di Serie A. Tra loro anche Mattia Perin, portiere della Juventus, il quale avrebbe effettuato pagamenti in contanti e bonifici per poter accedere a una piattaforma clandestina di poker online.
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, Perin avrebbe lasciato 1.500 euro in contanti nell’armadietto del compagno Nicolò Fagioli, e successivamente avrebbe trasferito tramite bonifico ulteriori 10.500 euro al centrocampista bianconero, all'epoca anch’egli coinvolto nel giro.
Il denaro, secondo gli inquirenti, era destinato a Tommaso De Giacomo, presunto coordinatore della rete di scommesse illecite, per il quale è stata avanzata una richiesta di arresti domiciliari. Il nome di De Giacomo compare anche in alcune chat acquisite dagli investigatori e risalenti alla fine del 2022, quando il fascicolo era ancora nelle mani della Procura di Torino.
Sul medesimo tavolo da gioco, secondo gli atti che vengono riportati da Calcio e Finanza, avrebbero partecipato anche altri noti calciatori: Nicolò Zaniolo, Samuele Ricci e Sandro Tonali.
In una conversazione del 19 dicembre 2022, Perin proponeva a Fagioli di far entrare nel gruppo anche Cristian Buonaiuto, oggi al Padova e all’epoca alla Cremonese. «Hai anche 1.500 euro nell’armadietto (…) te li ho messi stamani», scriveva il portiere. Ma Fagioli replicava: «Non li voglio contanti. Mandameli con bonifico». La risposta di Perin fu secca: «No, 1.500 contanti te li prendi».
Un altro elemento agli atti riguarda una ricevuta di pagamento inoltrata da Fagioli a De Giacomo: si tratta di un bonifico da 5.755 euro, effettuato dal centrocampista juventino Weston McKennie su un conto Revolut lituano con causale “poker”, a favore di uno dei presunti prestanome dei bookmaker.
Infine, tra le numerose intercettazioni figura anche una trattativa tra De Giacomo, Fagioli e il calciatore Marco Sartori, che avrebbe prestato del denaro a Fagioli. L’accordo si sarebbe concluso con la definizione di un piano di rientro in cinque mesi, con rate mensili da 9.000 euro destinate a Sartori.
L’inchiesta, che ha già sollevato un polverone nel mondo del calcio, continua a svelare retroscena che gettano ulteriori ombre sul coinvolgimento di diversi protagonisti della Serie A.