Il giorno dopo Torino – Napoli. Gli azzurri arrivano in Piemonte da prima in classifica e ne fanno ritorno ancora da primi della classe. Nessuna novità in formazione. Conte segue il vecchio adagio: squadra che vince non si cambia. Cambia, almeno per gran parte della partita, l’approccio alla gara. Squadra più alta, che mette subito le cose in chiaro. Anguissa e McTominay si impadroniscono del centrocampo. Kvara torna ad essere determinante, suo l’assist per lo scozzese e ancora una volta la squadra tutta appare come un blocco granitico. Tutti al servizio della causa e tutti a seguire pedissequamente gli ordini del generale Conte.
Il giorno dopo Torino – Napoli. Dopo il vantaggio gli azzurri si abbassano pericolosamente giusto per una decina di minuti. Rischiano tanto quando Coco, goffamente, a porta vuota, rovina per le terre. Lo scampato pericolo riporta la squadra più sopra con l’intento di chiuderla. Il meritato raddoppio non arriva solo per le grandi parate dell’estremo difensore granata. Quello di ieri è il terzo uno a zero della stagione, ma è completamente diverso dagli altri.
Il giorno dopo Torino – Napoli. A secco Lukaku al quale Milinkovic–Savic ha negato un goal da cineteca con un balzo felino. Il centravanti belga è apparso in progresso. Normale che ci si aspetti di più da lui. Nell’ultimo decennio il Napoli ha avuto grandi attaccanti. Da Cavani a Higuain, passando per Mertens e Osimhen. Tutti da 30 reti a stagione. Logico che i paragoni si sprechino. Forse la squadra lo aiuta poco o lui aiuta poco la squadra. O, molto più probabilmente, la verità è nel mezzo. Ieri, ha avuto un paio di grandi occasioni. In una è stato bravissimo il portiere del Torino in qualche altra avrebbe potuto fare meglio. Bello il colpo di tacco a servire Politano che, con il pallone sul suo piede e senza portiere ha preferito non calciare, come un Michu qualsiasi. Peccato.
Il giorno dopo Torino – Napoli. Nelle dichiarazioni post gara, Conte ci ha tenuto a mettere in evidenza l’impegno e la dedizione di chi sta trovando poco spazio. Ma anche con un minutaggio davvero minimo, è sempre pronto. Ieri a Neres e Simeone, sono bastati una manciata di minuti per incidere. Per qualche centimetro il brasiliano non ha raddoppiato. Bravissimo il solito Milinkovic – Savic su Simeone che ha concluso dopo una giocata sublime. Entrambi avrebbero meritato il goal.
Il giorno dopo Torino – Napoli. Giovedì si torna in campo per uno dei possibili obiettivi della stagione. Conte ha già fatto capire che ci saranno delle rotazioni. Giusto così. Toccherà a chi ha visto finora meno il campo. L’occasione buona per dimostrare che ci sono e meritano più spazio. Lo spogliatoio appare compatto. Il blocco granitico. La marcia continua.
Stefano Napolitano