Il giorno dopo Napoli-Inter, l'analisi del dopo batosta in Supercoppa

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Il giorno dopo Napoli-Inter, l'analisi del dopo batosta in Supercoppa

Il giorno dopo Napoli – Inter. Queste gite in Oriente non portano assolutamente bene agli azzurri. Gara non bella, certamente condizionata dalla posta in palio e dalla scellerata decisione dell’arbitro che a mezz’ora dalla fine ha lasciato il Napoli in dieci. Nel finale si è assistito ad una partita d’altri tempi. Squadra arroccata in difesa con sette uomini in linea e tutti i difensori della rosa in campo. Rinvii lunghi alla ricerca di un attaccante che c’era più. Grandi sofferenze non ce ne sono state. Parate miracolose di Gollini neanche. L’estremo difensore azzurro, forte della sua stazza fisica, si è fatto sentire nelle uscite ed è apparso sempre concentrato e reattivo.
 
Il giorno dopo Napoli – Inter. Senza grandi sbavature le prestazioni dei difensori. Rrahamani sembra in fase di miglioramento. Juan Jesus, dal nuovo sistema difensivo, pare trarne giovamento. Mazzocchi si è integrato bene. Lo stesso Ostigard, una volta entrato, non si è di certo tirato indietro. Per l’attenzione e lo spirito di squadra e l’altissimo livello di concentrazione, il Napoli meritava di giocarsi il trofeo alla lotteria dei rigori. Mazzarri ha mandato tutti a rincorrere tutti. Nella ripresa, nel giro di venti minuti ha sostituito la metà dei giocatori di movimento alla ricerca di forze fresche, Forse tardivo l’ingresso di Rasbadori. Inutile quello di Gaetano, meglio un Demme o uno Zielinski capaci almeno di tenere qualche pallone.
 
Il giorno dopo Napoli – Inter. Di certo, non è un bel Napoli da vedere. Ma se non altro, almeno in parità numerica, ha provato a dire la sua. La squadra sembra seguire il mister e questa non è una cosa di poco conto. L’assenza di Osimhen, con questo arcaico sistema di gioco, finisce per pesare ancora di più. Non male l’intuizione di accentrare gli esterni. Politano e Kwaratskhelia giocano più palloni e sono meno lontani dalla porta e aiutati dagli esterni bassi, si producono in meno ripiegamenti difensivi. Resta lo spirito battagliero e forse anche la consapevolezza che molti elementi abbiano ritrovato la fiducia. Magari servirà alla squadra per disputare un girone di ritorno e scalare posizioni in classifica. Con la speranza che i nuovi acquisti finiscano per incidere in maniera sostanziale.
  
Stefano Napolitano

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