Il giorno dopo Lecce â Napoli. Gli azzurri riprendono la marcia. Lo fanno su di un campo ostico e senza la solita padronanza. Importa poco. Lâimportante era tornare alla vittoria e mettere altri tre punti in cascina. Eâ vero, qualche giocatore sembra non averne come ad inizio stagione. Il duo in mediana, quello delle meraviglie, Anguissa â Lobotka appare appannato. Ci può stare. Tantissime gare giocate e tantissimi chilometri percorsi. Ottima la decisione di Spalletti ieri di infilare Elmas dallâinizio. Forze fresche per un reparto che è fondamentale per il gioco del tecnico toscano.
Il giorno dopo Lecce â Napoli. Lâinzuccata del capitano ha sbloccato una gara complicata. Fino a qualche tempo fa, gli azzurri la contesa lâavrebbero chiusa già nella prima frazione. Lâassenza di Osimhen per ripartite veloci nelle praterie delle difese avversarie, inizia a farsi sentire. Ha caratteristiche uniche. Che permettono alla squadra più soluzioni di giocata. Ci ha provato Lozano. Bravo Falcone. Il pari ad inizio ripresa non ha comunque fatto vacillare le certezze azzurre. Liberato da una giocata di tacco di Kvaratskhelia, bello, forte e teso il traversone di Mario Rui. Scellerato lâintervento di Gallo che finito per battere il suo portiere. La gara è finita lì.
Il giorno dopo Lecce â Napoli. Con quella di ieri, gli azzurri hanno piazzato la vittorie numero tredici lontano dal Maradona. Nelle ultime cinque gare in trasferta, oltre a raccogliere quindici punti, hanno segnato tredici reti e ne hanno subito uno solo, quello di ieri. Numeri da capogiro per un Napoli sempre più capolista solitario. Le giornate al termine della stagione diminuiscono. I punti di vantaggio aumentano. Il sogno si avvicina. Si spera che il popolo tutto possa goderselo come merita.
Stefano Napolitano
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