Il giorno dopo la trentunesima giornata. Si inizia al sabato. La Sampdoria sbatte sul muro difensivo del Cesena e fallisce il sorpasso temporaneo al Napoli. In serata, la Juventus mette fine alla lunga striscia positiva della Lazio. Al pomeriggio, il Carpi demolisce anche il Brescia ed è con un piede e mezzo in serie A. Davvero un pessimo sabato per Lotito. Alla domenica, ancora un pari per la Roma. L’Atalanta di Reja si difende in dieci dietro la linea della palla e porta a casa un prezioso punto per gli orobici e anche per il Napoli.
Il giorno dopo la trentunesima giornata, gli azzurri hanno la possibilità di poter accorciare sulle due squadre della capitale e non se lasciano scappare in quel di Cagliari. I sardi sono in caduta libera. Appena due punti nelle ultime undici gare. Benitez non si fida e schiera i migliori. A guidare l’attacco, il Pipita Higuain. Bene così.
Il giorno dopo la trentunesima giornata, poco dopo il 20° il Napoli la sblocca. Hamsik con un gran lancio per tempo e precisione, premia l’ennesimo taglio di Calljon. Per lo slovacco 12° assist stagionale. Lo spagnolo controlla da par suo e fulmina Brkic. Un giro di lancette e Callejon “raddoppia”andando a chiudere alla grande su M’Poku lanciato a rete. Nella prima frazione, anche un gran tiro di Hamsik e, nel recupero, il raddoppio. Balzano, con un gran colpo di testa, la infila nella porta sbagliata. Doppio vantaggio e partita in discesa.
Il giorno dopo la trentunesima giornata, per Callejon, seconda marcatura consecutiva in campionato e 26° goal in serie A in neanche due stagioni. E tutti su azione. Troppo spesso è stato negativamente giudicato solo perché non segnava. Ma quante e quante volte ha attaccato lo spazio ed è stato malamente servito. Ieri Hamsik l’ha premiato. Ma in un altro paio di circostanze è andato dentro con i tempi giusti. Solo che il pallone, dai piedi di Gargano prima e di Jorginho poi, non è partito. Che un calciatore possa avere un momento di appannamento in una stagione, ci può stare. Ma che si trasformi da campione a brocco, appare eccessivo. Come al solito, c’è poco equilibrio nei giudizi.
Il giorno dopo la trentunesima giornata, nella ripresa ritmo blando e Napoli in facile controllo della partita. Higuain in gran spolvero, non lesina profondi recuperi e sempre più spesso esce dai sedici metri avversari per distribuire pregevoli assist. In uno di questi, trova tra le linee Gabbiadini appena entrato. L’ex Sampdoriano si esibisce nel pezzo forte del suo repertorio: da fermo, con un tiro forte e preciso, pesca l’angolo lontano e di fatto chiude la gara.
Il giorno dopo la trentunesima giornata, finalmente un Napoli cinico e pratico. Anche a Cagliari, ha ottimizzato al massimo le conclusioni nello specchio. Quattro tiri e tre goal. Appare evidente che tutti siano più concentrati. Forse perché finalmente consapevoli che in questo finale di stagione si giocano tanto e, ormai, è vietato sbagliare. Dieci reti realizzate e solo una subita nelle ultime tre uscite. Ci piace credere che non sia “merito” del ritiro. Ma qualche dubbio iniziamo a nutrirlo.
Il giorno dopo la trentunesima giornata, il Napoli, in campionato, torna a vincere lontano dal S.Paolo dopo ben quattro sconfitte consecutive. Sarebbero bastati un paio di punti in più per tenere vivo il sogno di una qualificazione diretta alla prossima Champions. Mancano ancora 21 punti al termine della stagione. Niente è impossibile. Ma, purtroppo, non dipende solo dall’andamento del Napoli.
Il giorno dopo la trentunesima giornata, in quel di Cagliari, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, il Napoli ha dovuto fare a meno di quattro dei nuovi acquisti della scorsa estate: Lopez (squalificato), Rafael ( scivolato in panchina), e Michu e De Guzman(infortunati). Sinceramente non se ne è sentita la mancanza. E il rammarico aumenta. Della serie: se si fosse fatto il mercato.
Stefano Napolitano