Gianfranco Zola ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Ecco alcuni passaggi evidenziati da CalcioNapoli24:
Prima di Parma, il Napoli e Maradona. Inutile soffermarsi sulla grandezza di Diego, vorrei chiederti del momento della sua morte. «Io non amo la bicicletta, è troppo faticosa. Ma quel giorno la inforcai e percorsi sessanta chilometri. Volevo stare solo, smaltire un dolore profondo. Diego era mio padre. Un uomo di una generosità immensa, difficile da aiutare proprio per la sua grandezza».
Intanto, l’Inter dopo un’iniziale incertezza, sta andando come un razzo. E’ la favorita per lo scudetto? «La squadra campione d’Italia lo è sempre».
Il Napoli l’anno scorso ha smentito questa tesi. «Vero, ma è stato stravolto dalle partenze di Spalletti, del diesse Giuntoli e da un perno della difesa come Kim. L’Inter invece ha tenuto l’intelaiatura e aggiunto quello che serviva per rinforzare la rosa in vista di una stagione zeppa di impegni, tra campionato e Champions League».
Dopo l’Inter? «Il Napoli. Conosco Antonio e, credetemi, quando c’è Conte di mezzo, niente è scontato. Il Napoli rimarrà in lotta sino alla fine».