"Via più rapida per l'udienza", inchiesta Juventus: scoppia il caos, il Tribunale ha ceduto alle pressioni dei pm

Rassegna Stampa  
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Arrivano aggiornamenti dalla Repubblica di Torino riguardo l'inchiesta Juventus. E' scoppiato il caos per l'accusa al Tribunale che scendono la Camera Penale avrebbe ceduto alla pressioni dei pm

Serie A - Arrivano aggiornamenti dalla Repubblica di Torino riguardo l'inchiesta Juventus. E' scoppiato il caos per l'accusa al Tribunale che scendono la Camera Penale avrebbe ceduto alla pressioni dei pm. Una circolare accelerebbe le procedure per i casi che coinvolgono società quotate in borsa:

Una polemica tra toghe scuote il Palazzo di giustizia e il processo della Juventus è il campo di scontro in cui discutere di criteri di priorità e corsie preferenziali dei fascicoli, tempi di fissazione delle udienze, alcune sospese, altre rinviate ormai già al 2024. Da una parte ci sono gli avvocati che chiedono al presidente reggente del tribunale Modestino Villani di revocare due ordinanze in cui ha indicato ai gip cosa trattare e cosa accantonare, accusandolo di farsi condizionare dalla procura e dall’opinione pubblica dando priorità alla Juventus. Dall’altra ci sono i magistrati con carichi pesanti e gravi carenze d’organico. Su tutto l’entrata in vigore della riforma Cartabia che rende necessaria la riorganizzazione tabellare, quella che distribuisce materie e competenze alle sezioni dei giudici.

La riorganizzazione punta ad avere collegi in grado di celebrare processi in tempi rapidi e carichi di lavoro equi (non solo per numero dei fascicoli, ma anche per il loro “peso”): le materie saranno ridistribuite con una rivoluzione dei pool, visto che, ad esempio, fasce deboli e reati economici rappresentano il 70 per cento del lavoro collegiale. Una variazione che è in attesa di approvazione dal Csm : potrebbero trascorrere anche tre mesi. Nel frattempo però l’ufficio gip è in affanno: mancano un terzo dei giudici, sono in 20 su 28. Visto che l’agenda del 2023 per fissare i dibattimenti è completa, Villani ha emanato il primo decreto indicando ai gip di fissare solo quelle con i detenuti, che per legge hanno una priorità. Il resto sarebbe stato fissato poi, in modo da avere già in vigore le nuove tabelle dei giudici a cui assegnarli. Un provvedimento che non è piaciuto all’Ordine degli avvocati che ha espresso perplessità sullamancanza di un’indicazione temporale per far conoscere al cittadino quando sarà processato. Con una nuova ordinanza Villani ha precisato che « letta la nota con cui la procuratrice ha chiesto una maggiore apertura dei processi da non far ricadere nella sospensione, indicando categorie di maggiore urgenza » e « sentita la presidente degli avvocati, ha disposto l’assegnazione delle richieste di rinvio a giudizio ai gip per altre tre categorie: processi con sequestri per per più di 50 mila euro o a carico di società in amministrazione straordinaria o quotate in borsa, o che possano incidere su adozione o sull’affidamento dei figli minori ». Da qui la polemica della camera penale che ha chiesto la revoca dei provvedimenti: non piace l’aver agito « su mera sollecitazione della Procura e, chiaramente, in ragione della pendenza di un noto procedimento penale che ha tuttora un clamore mediatico rilevante», con riferimento alla Juve. Sottolinea quindi come «solo il legislatore possa indicare criteri di priorità » , richiamandosi all’obbligatorietà dell’azione penale. Certo « non possono essere le aspettative dell’opinione pubblica a dettare l’agenda del Tribunale di Torino » . In realtà per effetto del provvedimento sarà celebrata l’udienza preliminare ma non sarà anticipata rispetto agli altri processi, la data dell’eventuale dibattimento.

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