Napoli - L'edizione odierna di Tuttosport racconta come una frase di Antonio Conte avrebbe indispettito proprio l'Inter in tempi non sospetti:
"In fondo, che sarebbe stata una lunga sfida fra Antonio Conte e Simone Inzaghi lo si era capito bene la sera del 10 novembre, quando la sfida d’andata terminò 1-1 fra le polemiche. Quelle del tecnico salentino che esplose contro l’arbitraggio e soprattutto l’utilizzo del Var per il "rigorino" concesso all’Inter e poi sbagliato da Calhanoglu. Ma al di là della filippica sul Var, fu una frase di Conte a far intendere bene quale fosse la strategia dell’allenatore che a Milano ha vinto lo scudetto ’20-21 prima di abbandonare la nave di fronte alla “dieta dimagrante” prospettata da Suning che per costruirgli una squadra da scudetto fra l’estate 2019 e 2020 aveva speso più di 200 milioni (investimenti che, chiedere a Inzaghi, hanno pesato tanto nel bilancio nerazzurro negli anni a venire).
Conte quella sera disse: «Se c'è un errore il Var deve intervenire. Così fa incazzare e si creano retropensieri». Frase che indispettì l’Inter, con il presidente Marotta che replicò poche ore dopo: «L’evocazione di Conte? È una persona intelligente e un grande comunicatore, sicuramente avrà il suo obiettivo quando parla. Detto ciò, per me era rigore»".