Dal nuovo film di Natale a Steve Jobs e al ritorno di Arnold Schwarzenegger, passando per la lotta allo scudetto. E un paio di messaggi che hanno come destinatari i tifosi del Napoli: attenti, non si può tenere insieme tutto, avere la botte piena e la moglie ubriaca. Aurelio De Laurentiis torna a parlare del Napoli e della voglia di primo posto da Sorrento, durante le Giornate professionali di Cinema dove ha presentato i film della sua Filmauro che saranno distribuito dalla Universal Pictures International Italia.
Non tocca molti temi calcistici, il proprietario del Napoli. Non ha tempo e non ne ha voglia, visto che al centro della sua giornata ci sono i film, i suoi film per il 2013.
L’aveva già detto che prima o poi sarebbe tornato alla sua vera passione o meglio al core business delle sue attività: le produzioni cinematografiche. E così è stato.
Ma il calcio è il Napoli. E il Napoli è un pezzo del suo cuore. Sa bene che il compito di chi gestisce una società è quello di non farsi prendere la mano, di non lasciarsi travolgere dai moti popolari. E di fare delle scelte. L’obiettivo principale è quello del rispetto del budget e di un fair-play finanziario che prima o poi dovrà divenire il faro dell’azione della Uefa. Non solo a chiacchiere.
Quindi, inutile aspettarsi a gennaio, almeno stando alle indicazioni di De Laurentiis, colpi milionari. «Ma se c’è un campione che vale, sono pronto a staccare l’assegno», ha sbottato domenica sera dopo la gara col Pescara il proprietario del club azzurro. Insomma, «lo spogliatoio è una cosa sacra», e non tutti la prenderebbero bene se arrivasse qualcuno che magari potrebbe guadagnare molto di più di loro.
Riccardo Bigon e Alessandro Formisano sono destinati ad avere un ruolo sempre più di primo piano. Anche perché il patron ribadisce di volersi occupare di calcio sempre di meno. Ma nel cinema come nel calcio, Aurelio promette battaglia.