La lotta al secondo posto prosegue, con Napoli e Roma contendenti forti di questo prestigioso traguardo che consente l'accesso diretto alla fase a gironi della Champions League. Questo è il momento della svolta e bisogna guardare a tutti i particolari, per cercare di mandare in campo sempre una formazione al top. E allora spazio al turnover, anche se per Spalletti c'è un po' di allergi a questo termine. Colui che in campo ha mandato solo 21 uomini della rosa, dando l'impressione che arriveranno spompati alla volata finale del campionato. Sarri, invece, pur non amandolo e applicandolo alla lettera, cerca di adattarsi, sapendo che questa può essere l'arma vincente. Va anche ricordato, però, che su 27 partite, Reina e Hamsik le hanno giocate tutte, Zielinski, Callejon e Insigne ben 26; Mertens e Hysaj 24 e cosi' via.
Come riporta l'edizione odierna de Il Mattino: "Tra Rudiger (1.306 minuti giocati in campionato), dodicesimo nella classifica della Roma ed El Shaarawy, tredicesimo, ci sono ben 340 minuti (989 minuti in campo per l’italo-egiziano. Il Napoli ha 12 giocatori oltre i 1400 minuti in campo in campionato. Nel Napoli Giaccherini, Tonelli, Maksimovic e Maggio sono con i minuti limitati, proprio come Rui, Grenier, Gerson, Vermaelen: insomma, Sarri e Spalletti, potendo scegliere, si affidano sempre agli stessi. Sarri, per esempio, durante il ciclo terribile non ha mai stravolto la formazione. Forse anche per questo Insigne, Hamsik e Callejon sono apparsi molto stanchi nella ripresa in Champions".