Mario Sconcerti nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: "È una partita più importante per l’Inter. Sarri corre da tanto tempo, nelle ultime 38 partite, un intero campionato, ha perso una volta sola e fatto 8 punti più della Juve. È evidente che il suo lavoro è compiuto. Quello dell’Inter deve ancora cominciare, non c’è stata una partita in cui abbia giocato davvero bene, una partita da difendere e prendere come primo mattone. Direi che la buona notizia è questa, che senza aver cominciato a giocare, l’Inter è dietro solo al Napoli, gli è anzi vicinissimo. Se pensiamo a tutti gli elogi giustamente caduti sul Napoli e all’insoddisfazione perenne dell’Inter, descritta come una squadra dell’allenatore e non dei giocatori, la sorpresa balza agli occhi. Troppa differenza di opinioni per due soli punti di distanza. La domanda è allora cosa c’è di vero nel non valore dell’Inter? Direi abbastanza, almeno nella complessità, nella difficoltà di trovare soluzioni definitive. Quelle che restano però hanno tutte un fascino, non sono casuali. La squadra ha una fisionomia massiccia, ha più suono che armonia, ma è un brutto avversario per tutti. Penso che Spalletti farà partire l’Inter alla pari col Napoli, non darà segni di aver paura, ma sa che per frenare i triangoli veloci di Sarri bisogna aspettarlo con la linea mediana più bassa. A quel punto tutto il Napoli si alzerà di una decina di metri e comincerà la partita dell’Inter. Mancasse Insigne sarebbe un grande vantaggio per Spalletti, il Napoli è forte dove l’Inter è più debole, sulle fasce. Fondamentale sarà il gioco fra Ghoulam e Candreva, penso che in quella zona toccherà un lavoro extra a Gagliardini. Ghoulam è uno dei più forti in Europa nel suo ruolo e porta con sé molti schemi del Napoli. Nell’Inter conterà la capacità di stare in partita di Borja Valero. Se andrà in orizzontale e basta, saranno problemi seri. In caso contrario, un grosso vantaggio per l’Inter. La mia impressione, è che il Napoli sia in un momento di piccola stanchezza, ma l’aria del San Paolo spesso cancella tutto. Una partita bella, molto italiana, che può inventare un avversario fisso per i migliori, cioè il Napoli. O cancellarlo".