Scrive Mario Sconcerti sul Corriere di Bergamo: "Non credo sia rimasto molto da spiegare sul Napoli, l’unico dato che forse non tutti ricordano è che non perde in campionato da quattordici giornate. È anche la squadra che ha perso meno in assoluto, appena tre partite, una meno della Juve, due meno della Roma. C’è semmai un po’ di malumore in atto a Napoli tra Sarri e il presidente De Laurentis. La gente sta con il tecnico e la capisco. De Laurentis è accusato di aver fatto commenti tecnici, di aver cioè invaso il campo di Sarri. È veramente un mondo ingenuo quello del calcio, se pensa che il proprietario di un’azienda non possa chiedere conto al proprio manager di come sta usando i dipendenti. È un suo diritto, inutile fare i permalosi. La partita di Napoli è naturalmente pericolosa per l’Atalanta. Ci sono buone possibilità di perdere, ma se c’è una squadra oggi che può mettere in difficoltà il Napoli (oltre al Real Madrid) è l’Atalanta. Il metodo Gasperini, le sue marcature a uomo su tutto il campo, la corsa perenne della squadra e, infine, le sue verticalizzazioni, sono un buon antidoto contro il gioco collettivo dell’avversario. Fondamentale sarà quanto Gomez e Petagna riusciranno a impegnare la difesa ripartendo. Quanto sapranno cioè interrompere l’insistenza partenopea nel fraseggio di centrocampo. Quello può stordire e aprire spazi. Ma se l’Atalanta avrà corsa per 70 minuti allora potrà giocarsi la partita. Gli uomini decisivi saranno Toloi e Caldara. Insigne in questo momento è il miglior fantasista italiano, Mertens uno dei migliori attaccanti in Europa. Nessuno dei due dà riferimenti, servirà una partita intelligente più che di fisico ed esperienza. Ma si può fare".