Un'indagine shock quella che ha portato alla luce fatti sconcertanti nel calcio inglese. L'edizione odierna del Corriere della Sera riporta molti passaggi e accadimenti che stanno letteralemte distruggendo l'immagine del football inglese.
Il 14 dicembre, Barry Bennell, ex allenatore delle giovanili di Crewe Alexandra (quarta divisione), Manchester City e Stoke City, dovrà rispondere di almeno 8 abusi su minori risalenti agli anni 80. Ha scoperchiato il caso la denuncia dell’ex calciatore Andy Woodward che al Guardian ha raccontato le violenze subite tra gli 11 e i 15 anni, quando giocava nelle giovanili del Crewe Alexandra. Andy ha dichiarato: "Aveva a casa una slot machine e il biliardo, ero un ragazzino e mi sembrava un sogno. Poi è diventato un incubo pieno di violenze. Avevo paura e non raccontai nulla ai miei". L’orco Bennell non solo abusava del piccolo Andy, ma cominciò una relazione con la giovane sorella 16enne del ragazzo, sposata poi nel 1991 appena maggiorenne. "Andai al matrimonio, ma volevo tagliargli la gola: stare in quella chiesa fu una tortura per me". Accusato di 45 abusi, nel 1998 Bennell è condannato a 9 anni perché riconosciuto colpevole in 23 casi.
Lo scandalo pedofilia si è presto allargato, investendo anche i vertici della Football Association, accusata già in un reportage del 2005 trasmesso da Channel 4 , di aver tenuto segreto un rapporto in cui si parla di almeno 250 vittime di abusi in vari club inglesi. Secondo il Daily Telegraph, il Chelsea tre anni fa avrebbe pagato il silenzio di un ex ragazzo delle giovanili degli anni 70, abusato dall’ex coach Eddie Heath, ormai deceduto.