Matias Vecino, come Borja Valero, è nato per giocare interno. Piedi non male, ma soprattutto falcata in progressione di quelle che si lasciano ammirare. Un centrocampista che si inserisce di prepotenza. Matias ci sa fare, e forse per questa ragione Sarri insiste a chiedere al suo presidente di provarci. Lui ha un contratto fino al 2021, ma ha anche una clausola rescissoria fissata a 25 milioni. Vecino non è tipo che crea problemi. Non lo ha mai fatto. Pradè lo prese in Uruguay a due milioni, oggi ne vale dieci volte tanto. Vecino cercherà solo di capire che allenatore arriverà, che obiettivi si metterà la società e se potrà tornare a giocare nel suo ruolo, quello dove può esprimere il meglio di se stesso. Insomma, Matias Vecino, che quando chiamò il figlio Gennaro fu subito avvicinato ancora di più al Napoli, in realtà è un punto fermo di questa Fiorentina. È un giovane maturo di ventisei anni pronto a fare un ulteriore salto di qualità in una Fiorentina relativamente ambiziosa, ma Sarri però ci spera ancora. Venticinque milioni non sono pochi, ma neanche una cifra impossibile. Lo riporta l'edizione fiorentina de La Repubblica.