Sarri e Inzaghi appartengono a due generazioni differenti, sono agli opposti nel look e nella comunicazione, il primo è uno studioso di calcio, il secondo l’ha giocato a livelli alti. È un duello fra tecnici che stanno imponendosi con una concezione del gioco quasi speculare, meticolosa e moderna nell’organizzazione, grazie all’applicazione degli schemi quasi maniacale. Non si contano i gol del Napoli segnati grazie ai tagli di Insigne e agli inserimenti alle spalle dei difensori avversari di Mertens e Callejon: ormai noti a tutti, eppure micidiali. Anche la Lazio arriva spesso davanti al portiere avversario in fotocopia, sfondando dalla fascia sinistra, con i cross dal fondo che stanno esaltando in particolare Immobile.
Scrive La Repubblica: "Si sa come colpiranno, ma fermarli è difficile lo stesso. Nei cinque campionati top d’Europa nessuno è riuscito a segnare quanto il Napoli: 15 gol in 4 giornate. Gli azzurri sono sempre andati a bersaglio nelle ultime 22 partite e vantano una striscia aperta in serie A di 16 gare (14 vittorie e 2 pareggi), a cavallo tra lo scorso campionato e quello appena iniziato. Pure la Lazio sta facendo sul serio: 10 punti in classifica (3 successi e un pari), debutto vincente in Europa League e il trionfo di agosto nella Supercoppa Italiana, con la Juve. Si annuncia una sfida ad armi pari".