Secondo quanto riferito dall'edizione odierna Il Mattino, il comune di Napoli sarebbe pronto a fare da sè per la ristrutturazione del San Paolo. Un'idea che trova conferma nelle parole del sindaco De Magistris nel corso della storica trasmissione di Raitre «Il processo del lunedì»: lanciato un ultumatum al presidente del Calcio Napoli mica da ridere. «Abbiamo creato le condizioni per fare in modo che la società possa investire per lo stadio. Il San Paolo richiede un investimento economico importante. Se il presidente non farà un’offerta seria nel giro di poco tempo,valuteremo altre piste».
Paorle che lasciano non pochi dubbi. Perchè parla di offerta seria? L'attuale proposta del Napoli al vaglio dei tecnici non lo è? Poi De Magistris precisa ancora: «Il piano di fattibilità finanziaria allegato al progetto è insufficiente e noi siamo pronti a valutare altre opzioni. E specifico che non si tratta di altri privati». Dunque, i 20 milioni messi sul tavolo dal patron per mettere mano alla vetusta struttura di Fuorigrotta per il sindaco non sono sufficienti.Nella sostanza, l’investimento di 20 milioni ipotizzato, porta a questo risultato: la Società gestirebbe per un secolo l’impianto al costo di 200mila euro l’anno. Cifra ritenuta bassissima da Palazzo San Giacomo. Chissà se quella delsindaco è stata una provocazione oppure c’è qualcosa di grosso che sta bollendo in pentola. «Non si tratta di privati» dice l’ex pm, allora atteso che il Comune è in stato di predissesto e dunque non ha la possibilità di fare investimenti, per reperire i fondi e riammodernare lo stadio c’è una sola strada, quella di attingere ai fondi europei. Naturalmente con il sostegno della Regione.