Ivan Strinic, ex terzino del Napoli adesso alla Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media croati di cui vi proponiamo la traduzione.
"Avevo perso la continuità di impiego, per questo i crampi contro il Torino. Non sono impreparato, ho lavorato tanto durante l'estate ma una cosa è il lavoro individuale ed un'altra è la partita.
Addio al Napoli pur rimettendoci a livello di stipendio? Non era una questione di soldi, non sono la priorità. Ero in panchina da due anni, e non avrei voluto un'altra stagione uguale. Ho delle ambizioni, giocare è sempre bello ma poi alla domenica se stai in panchina...nonostante giocassimo per lo scudetto ed in Champions, quando sei seduto ci perdi qualcosa. Ero diventato un giocatore che a trent'anni poteva pensare al ritiro, e non credo fosse il caso.
Nazionale persa? Ho avuto degli infortuni e per questo Cacic non mi ha più chiamato. Credevo di avere una certa posizione all'interno della nazionale, ma non posso dire altro perchè a Napoli non giocavo. Andremo sicuramente al Mondiale, non dovesse succedere il mondo non finirà.
Rog? E' un giocatore con grandi potenzialità che sicuramente crescerà a Napoli. La sua situazione è un po' movimentata, perchè il Napoli ha grandissimi giocatori e Marko ha una bella competizione nel ruolo. Non gioca ogni partita, quando arrivò dovette abituarsi a tutte le richieste del mister, ad imparare la lingua e adattarsi totalmente. Non è facile per un giovane fare tutte queste cose in una volta".