I legami tra la mafia e le tifoserie organizzate di Milano sono emersi in tutta la loro profondità nell'inchiesta che ha portato all'arresti di diversi esponenti tra gli ultras di Inter e Milan. Sulle pagine del Corriere della Sera ne ha parlato anche Roberto Saviano, giornalista e scrittore napoletano, tra i massimi esperti di fenomeni mafiosi.
Juventus, Inter, Milan da anni sanno benissimo che la ândrangheta e i loro ultrà sono legati, ma ancor più sanno che narcotraffico e calcio sono mercati saldati. Parcheggi, panini, biglietti (non solo bagarinaggio), pensate davvero sia questo il business degli ultrà ? à solo un ombrello, il vero business è la droga. Cocaina, eroina, ecstasy, hashish e marjuana. I narcosoldi li riciclano nelle attività collaterali. Ecco perché provarono a prendersi la mensa dello stadio juventino o vogliono gestire i negozi. Riciclaggio. Non è da lì che guadagnano. Il business primo resta la droga. Il nostro Paese è leader nel settore del narcotraffico. Ricordate le parole del boss colombiano El Mono Mancuso? «La coca è una pianta strana che ha le foglie in Sudamerica e le radici in Italia». E molte di queste radici sono negli stadi.