Ultimissime calcio - Quasi quarantamila biglietti venduti. A prezzi popolari, per amore di verità. A vedere Napoli-Inter, originariamente in programma questa sera, per esempio ci sarebbero dovute essere diverse scolaresche. Però resta il nodo cruciale: come si comporterà il Napoli per la semifinale di Coppa Italia rinviata? La gara dovrebbe giocarsi in data da destinarsi. I biglietti saranno ancora validi per quel giorno? La società azzurra rimborserà i tifosi? Non succederà nulla? Situazione assolutamente in progress.
Come riporta Il Mattino:
"Perché a essere rimborsari non dovranno essere soltanto i biglietti venduti. C'è alta la situazione abbonamenti. I napoletani per esempio perderanno diverse partite, Spal, Roma e Milan. Ci sarà per loro almeno un rimborso economico. Risolta per decreto la partita recuperi e calendario, il calcio italiano comincerà presto quella dei rimborsi ai tifosi. La lotta al Coronavirus costerà cara a tutto lo sport italiano, costretto a gareggiare a porte chiuse o a sospendere le sue manifestazioni fino al prossimo 3 aprile. Solo guardando a serie A, B e C di calcio si possono stimare in un milione e mezzo i tifosi che in questi 30 giorni se ne dovranno restare a casa. Solo in serie A sono 354.488 gli abbonati da risarcire senza se e senza ma, almeno stando a sentire le associazioni consumatori già sul piede di guerra: «Eventuali clausole anti-rimborso contenute nelle condizioni di abbonamento o di vendita dei biglietti, sono da considerarsi nulle», spiega l'avvocato Marco Gagliardi del Movimento Consumatori: «C'è chi si è già adeguato come il Torino, il Bologna e la Fiorentina. Mentre sono nove i club di A sotto procedura dell'antitrust (Inter, Milan, Roma, Lazio, Juventus, Cagliari, Genoa, Udinese e Atalanta, ndr) per le clausole vessatorie inserite nei contratti offerti ai loro tifosi»".