Un grande amore e niente più. Pepe Reina ha dimostrato un legame fortissimo col Napoli al punto di ritornarci dopo un solo anno al Bayern Monaco. Non ha voluto sapere nulla lo spagnolo, il suo unico desiderio era quello di rivestire la maglia azzurra e alla fine è riuscito nell’intento. È molto entusiasta della scelta e lo si vede da come è carico durante gli allenamenti e di come saluta i tifosi quando esce dal campo. Martedì sera, poi, ha cantato e ballato sul palco della piazza di Dimaro dove si stava esibendo Guido Lembo. A differenza del timido Albiol, ha preso il microfono e ha scatenato la folla di tifosi presenti a Dimaro.
L’ALTRA OFFERTA. Eppure c’era qualcuno che voleva soffiarlo al Napoli. Chi? Walter Sabatini. L’uomo mercato della Roma voleva portarlo nella Capitale per regalarlo a Garcia. Il dirigente giallorosso chiamò Benatia per farsi dare il numero di Pepe. Il difensore subito chiamò lo spagnolo dicendogli della situazione che si era venuta a creare. «Fammi chiamare, no problem ma io ho già deciso». «Pronto Reina, sono Walter Sabatini. Vuole venire alla Roma per tre milioni a stagione per tre anni?», disse il romanista. «Mi fa piacere dell’interessa mento ma ho promesso amore eterno al Napoli», rispose il portiere. Un atto d’amore incredibile a dispetto dei mercernari del calcio. Sì perché avrebbe guadagnato cinquecentomila euro in più a campionato che sommati per tre fanno uno e mezzo. I soldi, però, non sono tutto nella vita. Soprattutto per un calciatore come Reina che ha guardato all’aspetto sentimentale. Si trova molto bene nel Napoli e a Napoli. Si è creato una schiera di amici partenopei che l’hanno seguito anche quando era al Bayern e hanno trascorso le vacanze con lui andando addirittura al battesimo del figlio. Ha trovato la sua dimensione Reina e vuole vivere questo momento al massimo della carica. Qui a Dimaro è il “capobanda” del gruppo e tutti lo seguono. Finalmente il Napoli ha ritrovato il suo leader che è mancato non poco nell’ultima stagione targata Benitez. Forse, se ci fosse stato ancora lui tante cose sarebbero andate diversamente. Chissà. Ma ora è tutto azzurro.