Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, l’oro di Napoli è (anche) in quel sorriso smagliante che sparge allegria, nella felicità travolgente ch’è un virus contagioso, in quella dimensione onirica (collettiva) trascinante che esalta l’empatia. «E’ il sogno di ogni calciatore poter indossare la maglia della Nazionale ed era anche il mio: ho sempre sperato che prima o poi potesse toccare anche a me giocare per la Spagna e ora che ne ho la possibilità voglio ringraziare il Napoli, il mister, i miei compagni». In alto i cuori e pure i cori, perché in quell’alba d’un nuovo giorno, José Maria Callejon può cogliere lo sguardo ammirato e l’espressione compiaciuta del Napoli che gli sta intorno e che partecipa alla festa: «Ho appreso la notizia alla fine dell’allenamento negli spogliatoi e abbiamo subito festeggiato con i compagni». La «roja» stavolta fa lievitare il prezzo d’un attaccante (solo un attaccante?) che però è fuori mercato, che De Laurentiis non ha voluto cedere in agosto neanche sotto la tortura di un offerta da ventidue milioni di euro da parte dell’Atletico, che dunque ha già visto quadruplicare il proprio valore e che per dimenticare il San Mamés e l’eliminazione dalla Champions, prim’ancora di ritrovarsi in «roja», quand’era «soltanto» azzurro, s’è lasciato andare. «Per lo scudetto possiamo ancora farcela, la strada è lunga...». El niño de «roja»...Â