Reina sfida il passato e cerca vendetta come tutto il Napoli: una notte unica e la folle idea della rimonta contro il Real
Tra i pali del Napoli ci sarà un totem: con la divisa del portiere, le stimmate del leader e le gloriose cicatrici di 154 battaglie in Europa, che valgono a Pepe Reina l’ottavo posto nella classifica dei giocatori con più presenze nelle Coppe. Nemmeno Zinedine Zidane, cui di certo i campioni non mancano, può contare su un giocatore con la sua longevità agonistica ed esperienza internazionale. Il Real Madrid lo ha infatti già eliminato, lui: otto anni fa con la maglia del Liverpool, pure allora negli ottavi di finale di Champions League. La stessa impresa che adesso proverà a ripetere la squadra di Sarri, partendo tuttavia con l’handicap del 3-1 della andata al Bernabeu. Il Napoli di Maradona, nel 1987, non riuscì in una impresa abbastanza simile: battuto per 2-0 in Spagna, poi incapace di andare oltre l’1-1. Trent’anni dopo è arrivata finalmente l’occasione per sognare una rivincita, con la spinta di un San Paolo da record (56 mila spettatori e quattro milioni di incasso) e di tutta la città, che aspetta col fiato sospeso da 85 giorni la sfida di stasera. Il tecnico azzurro è stato diplomatico sulla sua pace con De Laurentiis: "In questo momento dobbiamo essere uniti: nel nostro incontro di sabato scorso abbiamo parlato tuttavia specialmente di cinema e gli ho proposto un paio di sceneggiature per un film. Spero che le prenda sul serio, se non s’infuria di nuovo nelle prossime gare... ". Il chiarimento definitivo tra i due è rimandato, per causa di forza Real, come rivela La Repubblica.
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