Fabio Quagliarella, testimone e parte lesa in un processo per stalking a Torre Annunziata, spiega così la cessione dal Napoli ai bianconeri. «Quelle lettere in cui era scritto che ero un camorrista e un pedofilo arrivarono anche a Castelvolturno. Da quel momento il presidente Aurelio De Laurentiis prima smise di telefonarmi, poi mi chiese di andare a vivere nel centro sportivo, infine mi ha venduto alla Juventus. Sono sempre più convinto che fosse questo il motivo, anche perché non avevo mai chiesto di essere ceduto»». Lo riferisce Il Mattino.
Ma cosa c'era scritto nelle missive e negli sms? «Che io ero un camorrista, che mi facevo pagare per firmare autografi, farmi fotografie o regalare magliette, e addirittura che frequentavo ragazze minorenni ed orge. Durante una vacanza al mare, proprio nell'estate 2010, scoprii che le stesse lettere arrivavano anche ad altri amici e in comune avevamo solo l'amicizia con quel poliziotto. Ho conosciuto Piccolo nel 2006, quando disse di essere in grado di risolvere i problemi al telefonino e al contatto di Messanger, la cui password era finita in mani sbagliate. In cambio mi chiedeva autografi, foto e magliette. Richieste diventate sempre più pressanti. Gli avrò dato almeno venti magliette. Quindi sono cominciate quelle lettere»